Acilia sud – Cestini stracolmi, cassonetti traboccanti o rovesciati, strade sporche ad Acilia sud ed anche nei pressi della stazione della Roma-Lido di Acilia. Nel quartiere scatta l’ennesima emergenza rifiuti. Una emergenza che il comitato di quartiere Acilia sud 2000 ha puntualmente documentato scattando delle foto all’ingresso dello scalo ferroviario, dove passano ogni giorno migliaia di persone, e poi in via dei Basaldella, in via Umberto Lilloni, in via Bepi Romagnoni e via di seguito nelle strade limitrofe. Insomma, i luoghi del degrado sono purtroppo sempre gli stessi.

 

Alessandro Claudio Meta, presidente del direttivo, ha deciso di rendere nuovamente note “le ennesime e ricorrenti inadempienze dell'Ama  che non assicura le più elementari attività di pulizia, di svuotamento della spazzatura e di svolgimento della raccolta differenziata”. “Nello specifico”, spiega, “il cestino all'ingresso della stazione è stracolmo da oltre 15 giorni. La situazione è veramente inqualificabile!  A via dei Basaldella due cassonetti blu della differenziata sono ribaltati da una settimana. Come si può fare la raccolta differenziata in questo modo?”, domanda. E poi denuncia la generale sporcizia presente intorno ai cassonetti ribaltati, con rifiuti abbandonati da settimane. Per quanto riguarda le altre vie del quartiere, stesso scenario: cassonetti circondati da sporcizia di ogni genere e sacchetti caduti durante lo scaricamento automatico dei cassonetti. Il motivo? I cassoni sono completamente scoperchiati ed hanno i meccanismi di ribaltamento rotti.

 

“Lo stato del decoro del quartiere è semplicemente vergognoso. Nonostante le ripetute denunce del nostro comitato di quartiere la situazione continua ad essere la stessa: degrado assoluto! E pensare che proprio in questi giorni anche i cittadini di Acilia ed Acilia sud hanno ricevuto le salatissime bollette della Tari, naturalmente aumentate. E in cambio ecco questo scandaloso livello di servizio. Chiediamo”, conclude Alessandro Claudio Meta, “l'intervento dei nuovi amministratori affinchè chiedano conto all'Ama di tanta inefficienza”.