Furti, acquista profumi e cosmetici con una banconota falsa: arrestata
Ostia – Furto di pigne e 'utilizzo' di banconote false. E’ di tre persone arrestate il bilancio delle attività condotte dai carabinieri della compagnia di Ostia nelle ultime ore. Il primo a finire in manette è stato un cittadino moldavo di 40 anni, residente a Roma da alcuni anni, ‘pizzicato’ in flagranza di reato mentre stava rubando il carburante da un bobcat parcheggiato in un cantiere edile di via Barzanò, ad Ostia antica. L’uomo era già riuscito a riempire una tanica da 25 litri e si accingeva ad allontanarsi quando gli è stato intimato l’alt. La benzina è stata restituito all’imprenditore romano titolare del cantiere mentre il ladro è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato. Nel pomeriggio, invece, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato per furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali un 32enne rumeno, domiciliato a Ardea, sorpreso all’interno della pineta di Castelporziano mentre stava cogliendo delle pigne dagli alberi, danneggiando i rami. I militari hanno recuperato oltre 100 chili di pigne che sono state restituite al Comune di Roma mentre l’uomo è stato arrestato.
Infine, i carabinieri della stazione di Fregene hanno arrestato con l’accusa di detenzione e utilizzo di banconote false una 24enne romana, già nota alle forze dell’ordine. La donna aveva cercato di acquistare creme e cosmetici in una profumeria del centro commerciale “Da Vinci” di Fiumicino pagando con una banconota da 100 euro. L’atteggiamento sospetto della cliente e i soldi palesemente falsi hanno insospettito l’impiegata che ha chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’Arma impegnati in un servizio antirapina nel centro commerciale. I militari hanno accertato subito che quella banconota era falsa poiché presentava segni evidenti di contraffazione. Ne è seguita una perquisizione nel corso della quale, nella tasca interna dei pantaloni, i militari hanno trovato altre 4 banconote dello stesso taglio e con lo stesso numero di serie. La donna si è chiusa nel più stretto riserbo e non ha voluto collaborare con gli investigatori che l’hanno subito arrestata e condotta nel carcere di Civitavecchia.