Addio a Domenico Lista, giornalista sempre in prima linea
Roma – “La vita è anche questa: accettare la sofferenza e condividerla con gli altri...senza aver paura della propria fragilità umana e fisica ma reagire con fede e coraggio ad ogni ostacolo che ci si mette davanti...alla fine conta lo spirito, alla fine se vinci, perchè puoi vincere, conta quanto sei diventato te stesso, quanto hai amato e quanto hai donato agli altri gratuitamente....Che Dio mi assista in questa ennesima prova...so che Lui è sempre vicino a me anche se io a volte non me ne accorgo”. Questo scriveva su Facebook con coraggio, con fede e con grandissima umiltà Domenico Lista, giornalista e direttore dell’agenzia di stampa Meridiananotizie, dal suo letto d’ospedale lo scorso Natale. Per settimane il nostro collega ha affrontato con grandissima forza la malattia, lottando ogni giorno contro l’infezione che lo aveva colpito alle vertebre, ma continuando a dialogare con i tantissimi amici e colleghi che sulla sua pagina Facebook lo sostenevano esprimendogli la propria solidarietà. Alla fine Domenico è stato costretto alla resa: se ne è andato questa notte, in silenzio, circondato dall’affetto dei suoi cari.
Era stato lui stesso che l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, aveva scritto: “Vi aggiorno: sto al Policlinico Umberto I, ho due vertebre lesionate ma non sappiamo da cosa dipende tutto ciò, forse un'infezione...ho iniziato una terapia e allertati i neurochirurghi. Vediamo come va. Intanto ho un tutore e bloccato a letto. Grazie a tutti per la solidarietà”. Si era rammaricato per non aver potuto assistere alla cerimonia nel corso della quale papa Francesco aveva offerto una corona di fiori alla Madonna a piazza di Spagna. E qualche giorno più tardi, un paio di giorni prima di Natale, preoccupato di perdere l’autonomia di movimento, si era confidato: “Sono nato come telereporter e vorrei morire come tale...non mi ci vedo a fare il desk giorno dopo giorno. A subire gli eventi piuttosto che seguirli da vicino...spero che questo problema della colonna vertebrale non mandi in frantumi il mio sogno di giornalista in prima linea. Mi piace raccontare le cose con le immagini e le musiche, è un'arte anche più tecnica dello scrivere. A volte anche 30 secondi di video possono lasciare un segno indelebile”. Si era fotografato mentre faceva esercizi per mantenere la mobilità alle gambe… Domenico arrivava sempre munito di telecamere e ‘monopiede’, un cavalletto che gli consentiva di fare le riprese. Continuava, intanto, il suo colloquio, fiducioso, con gli amici. I suoi post sono una testimonianza preziosa, di grandissima umanità.
Erano seguiti gli accertamenti, la dialisi, i consueti ‘lavaggi del sangue’ fino a giungere alla vigilia dell’intervento, il 7 gennaio: “Dopo aver cenato in neurochirurgia B, pronto domattina alle 7,30 per questa nuova prova di vita e di coraggio...non ho paura sappiatelo perchè ho tanta voglia di fare che appunto non mi reggo in piedi....grazie a tutti per le attestazioni di affetto...dopo 7 ore di intervento o giù di lì vi farò sapere. Dio è con me....”. Dio sempre con Domenico, che lo sente vicino, da cui trae forza e coraggio. Dopo l’intervento la convalescenza. Domenico, 44 anni compiuti due giorni fa, lunedì 2 febbraio, lotta come un leone anche contro la polmonite. E dal suo letto continua l’intenso dialogo con gli amici, i parenti, i colleghi. “È possibile rinascere a vita nuova?”, scrive l’8 gennaio: "Sono fiaccato e lancinato nel corpo ma non nello Spirito...quello è forte!!!". Il Campidoglio ha voluto esprimere in una nota il cordoglio per la prematura scomparsa di Domenico: "con lui la città perde un collega di grande professionalità e sensibilità umana, sempre in prima linea nel racconto quotidiano delle vicende romane. In questo momento di profonda tristezza ci stringiamo attorno alla sua famiglia, ai suoi cari e ai colleghi di Meridiana Notizie”. Era un combattente, oltre ad essere un collega leale, professionale e schietto, che ha saputo raccontare questi nostri ultimi anni. La redazione di Ostiatv si stringe attorno alla famiglia esprimendo il più sincero cordoglio per la prematura scomparsa di un grande amico e collega.
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