Torino – Lutto nel mondo dell’arte e della cultura: è morto Giorgio Faletti, artista poliedrico. L’attore, scrittore, cabarettista e cantante, 63 anni, malato da tempo di tumore, si è spento all’ospedale delle Molinette di Torino. “Sono molto addolorata per la morte di Giorgio Faletti, un carissimo amico oltre che collega e artista poliedrico. Un uomo fantastico, che grazie alla sua passione e al suo impegno ha saputo illuminare il panorama culturale italiano. Dalla televisione alla letteratura, dal cabaret alla musica, Giorgio ha attraversato tutte le sfumature dell’arte lasciando sempre un segno indelebile. Ho ancora nelle orecchie la sua voce, avendolo chiamato solo un mese fa: lui era in America e con grande ironia mi ha detto che si trovava lì non per scrivere un libro ma per curarsi. Desideravo fosse ospite del Festival dell’editoria di Fregene: ha detto che sicuramente sarebbe venuto, per questo dedicheremo a lui l’evento. Voglio ricordarlo con la sua positività, la sua gioia e la sua ironia, anche nel momento della malattia. Desidero esprimere, con immenso affetto, amicizia e stima, la mia vicinanza alla sua famiglia”, ha dichiarato, commossa, l’assessore alla Cultura del Comune di Fiumicino Daniela Poggi.


Come molti dei cabarettisti divenuti famosi negli anni Ottanta, aveva iniziato la sua carriera al mitico Derby di Milano, al fianco di attori come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. E come molti di loro ha raggiunto il successo vero e il grande pubblico grazie alla scoperta del cabaret da parte della televisione. Faletti deve la sua notorietà ai personaggi lanciati nel corso del «Drive In», il cabaret show presentato da Gianfranco D’Angelo e Ezio Greggio. Quello che gli ha dato grande notorietà è stato l’improbabile guardia giurata Vito Catozzo. Sempre dalla tv sono nati Carlino da Passarano Marmorito, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. E altri ancora nelle successive trasmissioni.  Faletti ha partecipato come cantante anche ad alcune edizioni del Festival diSanremo. Grande successo aveva ottenuto «Signor Tenente», ispirata all’attentato di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta. Come attore è stato tra i protagonisti di diverse commedie (Miracolo Italiano, le due versioni Notte prima degli esami) ma anche del thriller Cemento armato e, nel 2009, del Baarìa di Giuseppe Tornatore. In seguito si rivela anche scrittore: il suo primo thriller, Io uccido, uscì nel 2002 e vendette quattro milioni di copie. Era ambientato in America, come i romanzi successivi fino ad Appunti di un venditore di donne. 


Sul suo sito pochi giorni fa aveva  lasciato queste righe: “Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore.” Giorgio