Roma -  Adriano Palozzi, classe 1975, sindaco di Marino e ex presidente della Cotral Spa, è candidato nella lista del Pdl al Consiglio Regionale del Lazio. Lo abbiamo incontrato per parlare dei suoi nuovi obiettivi e per farci spiegare meglio il suo progetto di andare “Oltre”, leitmotiv della sua campagna elettorale, peraltro illustrato recentemente in un’intervista su Rai Uno.


Perché ha deciso di candidarsi al Consiglio regionale del Lazio? «Ho fatto questa scelta perché è giunto il momento di ricominciare, archiviando gli scandali della cattiva politica e per superare le difficoltà che caratterizzano questo momento storico. Voglio farmi interprete di una sana, corretta ed efficace politica del fare».


Ha presentato il suo programma elettorale lo scorso 26 gennaio, di fronte a un pubblico di oltre duemila persone e con il sostegno degli onorevoli Francesco Aracri, Maurizio Gasparri, Renata Polverini, Andrea Ronchi e al candidato presidente Francesco Storace. Entriamo nello specifico di alcune delle tematiche che le stanno a cuore. Per esempio, qual è la sua ricetta per la sanità? «Il tema della sanità è sicuramente centrale. Nella città di Marino, dove sono sindaco da ormai da sette anni, mi sono sempre battuto per la riqualificazione delle strutture sanitarie e, proprio pochi giorni fa, abbiamo raggiunto un importantissimo obiettivo: la riapertura del reparto di ostetricia e ginecologia, una struttura all'avanguardia con diciotto posti letto, due sale parto e una vasca per il parto in acqua. In termini generali, i tagli che il settore della Sanità ha subito hanno messo in ginocchio la nostra regione con molti ospedali a rischio chiusura a causa di debiti e sprechi. Ritengo sia giunto il momento di dare vita a un piano sanitario concreto e realizzabile per ristabilire il giusto rapporto costi-qualità dei servizi resi, ridurre i tempi di attesa, aumentare i posti letto, garantire strutture adeguate,  riorganizzare presidi sanitari e poliambulatori e potenziare l'assistenza domiciliare».

 

Un altro tema importante è senza dubbio quello della famiglia e delle politiche abitative. Come intende affrontarli? «Ritengo che le politiche a favore della famiglia debbano necessariamente passare per dei seri interventi di sussidiarietà che prevedano sia sostegno economico che socio-assistenziale da rivolgere principalmente ai nuclei numerosi o a quelle famiglie che si fanno carico di persone anziane e diversamente abili. Ma è anche in atto un’evoluzione sociale che ha prodotto un'emergenza abitativa da affrontare con politiche mirate. Regione e Comuni devono lavorare in collaborazione per risanare le situazioni di edilizia intensiva e per incentivare l'edilizia residenziale popolare (zone 167) con l'obiettivo di dare la possibilità a chi si trova in una posizione economicamente svantaggiata di potere realizzare il sogno di acquistare una casa».

 

Negli ultimi anni si parla in maniera sempre più crescente della tematica ambientale. Qual è la sua posizione? «Attualmente è l'emergenza rifiuti a dominare il dibattito e ritengo che la Regione Lazio debba prendere una posizione determinata e incisiva nella strada da percorrere: dire no alle discariche e valutare la realizzazione di sistemi innovativi in grado di sfruttare il contenuto calorico del rifiuto così da produrre così energia. E soprattutto potenziare il sistema di raccolta differenziata, anche porta a porta, unica e vera grande risorsa per difendere l'ambiente, il cui rispetto migliora la qualità della vita».

 

Parliamo di trasporto. In questo ambito lei gioca decisamente in casa... «Effettivamente nel corso della mia presidenza in Cotral Spa ho potuto maturare una cognizione piuttosto precisa sulle criticità del settore. Per rispondere efficacemente alle esigenze di una utenza in continua crescita è necessario elaborare un piano regionale della mobilità che non può prescindere dall’intermodalità. Le interazioni tra trasporto pubblico su ferro e gomma, infatti, che all’estero sono già operative da tempo, devono diventare quanto prima una realtà anche nel nostro territorio». 

 

In sintesi, perché votare Adriano Palozzi? «Perché sono una persona onesta e concreta, che ama il suo territorio e lo dimostra nei fatti ponendosi degli obiettivi programmatici reali e raggiungibili».