Animali e botti di capodanno: subito le ordinanze contro questa pratica
Roma - Un appello ai sindaci degli 8.000 comuni italiani affinché firmino in questi giorni le ordinanze contro i botti di capodanno e comunque per vietare quelli più pericolosi per animali, bambini e cardiopatici in modo da bloccarne la vendita e l'utilizzo.
Ai primi cittadini è rivolto l'invito a emettere nell'ordinanza sanzioni pecuniarie elevate garantendone il rispetto nella notte di san Silvestro. Lo scorso anno furono quasi 1.200 i sindaci dei comuni italiani che firmarono ordinanze anti-botti di capodanno, molte di queste furono firmate solo negli ultimi tre giorni dell'anno e senza alcun serio controllo sulla loro attuazione a capodanno.
Da qui l'appello dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente agli oltre 8.000 sindaci di emettere in questi giorni e comunque prima di Natale per vietarli completamente o limitarne e allo stesso tempo predisporre un servizio di controllo per la notte di San Silvestro.
Attualmente sono oltre un migliaio i comuni che hanno già predisposto queste ordinanze, in alcuni casi sono state reiterate quelle dello scorso anno e molti sono i comuni capoluogo di provincia ma anche molti piccoli comuni.
Aidaa nelle scorse settimane ha inoltrato al parlamento europeo una proposta di ulteriore riduzione dei fuochi artificiali ammessi e da considerare come non pericolosi, accompagnata da una petizione online promossa dalla stessa associazione animalista che ha raccolto fino ad oggi 13.059 firme.
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