Ostia - E' stato intitolato questa mattina ad Alberto Giaquinto il parco di via Aristide Carabelli a Ostia. Un tributo al 18enne militante di destra, ucciso trent'anni fa a Centocelle da un colpo di pistola esploso da un poliziotto, voluto dalla locale associazione a lui dedicata. "Era un ragazzo perbene che credeva in quello che faceva. – ha descritto il cugino, Andrea Cirillo dell'associazione lidense – La famiglia ha lottato tanto per far emergere la verità sul suo omicidio". "La parte migliore dell'Italia – così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito Alberto durante la cerimonia di inaugurazione del giardino di Ostia - Il giusto onore a chi come lui aveva una grande voglia di cambiare in meglio il proprio paese". Non sono mancate però le contestazioni: i tafferugli tra militanti di destra e sinistra sono stati subito sedati dalla Polizia, presente in forze a presidiare il parco lidense. Gli agenti hanno identificato una decina di manifestanti di entrambi gli schieramenti. "Contestazioni inutili perchè i ragazzi di oggi devono andare oltre la violenza di quegli anni. - ha risposto Alemanno - Basta con le polemiche, basta con gli scontri di ideologia. La grande colpa dei dirigenti di quegli anni è stata quella di aver lasciato soli questi ragazzi coraggiosi che hanno pagato il tributo più alto per i loro ideali". Altrettanto dura la risposta di Casapound che al sindaco contesta soprattutto la dicitura della targa dedicata al 18enne: "Alberto non è una vittima della violenza come recita la scritta, - accusano da Casapound Ostia - La frase sulla targa stride con le tante strade di Roma dedicate a quelle che sono state definite ‘vittime della violenza fascista’. Pretendiamo parità di trattamento per i caduti di quella che è stata una vera e propria guerra civile". E un appello ad Alemano è giunto anche dal comitato di quartiere che dovrà curare il parco appena inaugurato. "Da anni curiamo questi giardini ma ci servirebbero i fondi", ha detto Ugo Manes del Comitato di Quartiere Repubbliche Marinare. Assicurazioni sull'arrivo di fondi per il verde sono giunte sia dal sindaco che dal presidnete del XIII Municipio. "Stiamo portando a termine i bando dei punti verde ristoro, – ha detto Giacomo Vizzani – la commissione preposta sta valutando le proposte e a breve i parchi saranno affidati ai privati in cambio della manutenzione". Alla cerimonia anche l'ex Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, Andrea de Priamo, presidente Commissione Ambiente di Roma Capitale e l'assessore regionale per la Casa, Teodoro Bontempo che ha  spiegato "l'importanza che i tanti militanti degli anni '70, come Alberto Giaquinto, hanno avuto per evitare che l'Italia diventasse comunista. A loro l'Italia deve rendere onore".


Le reazioni


"Alcuni militanti del Prc questa mattina sono stato aggrediti da una ventina di teste rasate mentre si trovavano nei pressi del parco di via Aristide Carabelli, a Ostia, proprio mentre il sindaco Alemanno stava intitolando l'area pubblica al neofascista Alberto Giaquinto". E' quanto rendono noto, in un comunicato, il capogruppo della Federazione della Sinistra alla regione Lazio, Ivano Peduzzi e il portavoce romano, Fabio Alberti.
"Alla vista degli esponenti del Prc, alcuni soggetti che stava assistendo alla cerimonia, riconosciuti dai presenti come esponenti di Casa Pound, si sono staccati dal gruppo e hanno aggredito verbalmente e fisicamente i ragazzi che si trovavano insieme ai militanti di Rifondazione. Questi ultimi - proseguono - dopo il danno, hanno subito anche la beffa, perché sono stati identificati dalle forze dell'ordine che hanno intimato loro di allontanarsi dal marciapiede". "A loro - concludono - va tutta la nostra solidarietà e ci auguriamo che la polizia, dopo aver identificato gli aggrediti, facciano altrettanto con gli aggressori".



"Con la visita di oggi a Ostia del Sindaco Gianni Alemanno per la cerimonia d'inaugurazione della targa toponomastica 'Giardino Alberto Giaquinto' si è persa un occasione per ricordare tutte le vittime del terrorismo senza nessuna distinzione di appartenenza politica ed in particolare per celebrare quei servitori dello Stato che si sono immolati a difesa delle Istituzioni per contrastare chi invece le voleva abbattere". Lo dichiara, in una nota, Andrea Gasparini portavoce dei Verdi XIII Municipio. "Penso che il capitano di P.S. Francesco Straullu e l'agente Ciriaco Di Roma ,entrambi medaglia d'oro al merito civile, che trovarono la morte in questo territorio per mano del terrorismo neo fascista - conclude - abbiano il diritto di essere ricordati dalle istituzioni alla pari dei caduti per la violenza politica di ogni colore. È chiaro, però, che così facendo verrebbe meno lo scopo di queste iniziative di Alemanno, tese soprattutto a recuperare 'credibilità' politica, in vista delle elezioni, verso le frange più estreme del centrodestra".


"In merito alla dedica di un parco di Ostia ad Alberto Giaquinto, militante di  estrema destra ucciso dalla polizia durante scontri verificatisi nel 1979,  abbiamo inviato al Presidente del XIII Vizzani una lettera per conoscere i criteri, politicI e civici, che hanno condotto a questa decisione, dedica che peraltro ha avuto l’enfasi di una vera e propria manifestazione cittadina cui  hanno partecipato ufficialmente gli esponenti della giunta municipale, il Sindaco, consiglieri regionali e un ex ministro, nonché lo stato maggiore della Polizia Municipale, il tutto con nutrito dispiego delle forze di polizia", attaccano Giancarlo Torricelli, Coordinatore SEL Roma Area Metropolitana
e Sandro Lorenzatti, Coordinatore di SEL XIII Municipio. "Fermo restando il profondo rispetto nei confronti della famiglia, - aggiungono - che dovette  subire una così assurda perdita, ricordiamo che dal 1966, soltanto a Roma e nel Lazio, sono stati uccisi dalla polizia o dai fascisti almeno 16 giovanissimi  militanti di sinistra, disarmati, durante manifestazioni politiche: Paolo Rossi, Domenico Congedo, Nullo Minotti, Fabrizio Ceruso, Pietro Bruno, Pietro Bruno, Mario Salvi, Luigi Di Rosa, Roberto Scialabba, Giorgiana Masi, Walter Rossi, Ivo Zini, Valerio Verbano, Ciro Principessa, Auro Bruni, Renato Biagetti. Se il criterio è quello del certificato di residenza, ci pare insufficiente. Se invece il criterio è quello di ricordare giovani ammazzati dalla violenza politica di quegli anni allora si dovranno ricordare le memorie di tutti, affinché i cittadini passando in una certa via o in un certo parco sappiano chi erano tutti questi giovani e chi li ha ammazzati. Deplorevoli, infine, le dichiarazioni, riportate dalla stampa, di Teodoro Buontempo, secondo il quale l’Italia dovrebbe rendere onore ai militanti di destra che hanno impedito al paese di diventare comunista. Dichiarazioni che evidenziano violenza verbale e un odio politico che la dedica di oggi, evidentemente solo a parole, voleva superare".