Dragona - Centinaia di candele portate dai cittadini di Dragona per Alessandra Iacullo e le altre vittime della violenza sulle donne hanno sfilato in silenzio ieri sera per le vie del quartiere. Non c'erano solo i parenti e gli amici più stretti di Alessandra, uccisa a coltellate forse da una mano che conosceva, ma tantissimi cittadini che negli anni hanno avuto la fortuna di conoscere Alessandra, di incontrarla nei locali del quartiere o per la strada.


Aveva sempre un sorriso per tutti, dice la gente
. Sembra infatti che ogni abitante della zona abbia almeno un bel momento da ricordare passato insieme ad Alessandra, una giovane innamorata dell'amore, come tutte le giovani donne che attendono il principe azzurro. La fiaccolata è partita dalla casa della mamma di Alessandra, in via Felice da Montecchio, oltre alle candele in mano le amiche e i parenti stretti hanno portato striscioni sui quali si leggevano frasi d'affetto e rabbia per la perdita ingiusta e barbara della dolce Alessandra. Il corteo è giunto in via Riserva del Pantano, luogo del delitto: sul muro gli amici hanno deposto fiori candele e hanno affisso gli striscioni e una foto di Alessandra, come sempre sorridente. Tante lacrime e preghiere davanti all'altarino della madonnina, che sorge proprio accanto al punto in cui Alessandra è stata trovata in fin di vita.


Un quartiere quello di Dragona che era già stato sconvolto per la perdita di Michela Fioretti
, uccisa dall'ex marito con una raffica di colpi di pistola sul viadotto Nuttal, cerca di reagire con la solidarietà e la sensibilizzazione, per far sì che violenze del genere non coinvolgano più nessuna donna. Durante la fiaccolata abbiamo incontrato una delle zie di Alessandra, Teresa, che commossa, ci ha spiegato: “Io la conoscevo bene Alessandra, era mia nipote, quello che è accaduto è assurdo, era una bravissima ragazza, ci manca da impazzire, vogliamo che sia fatta giustizia il prima possibile”.


I manuali di criminologia dicono che spesso l'assassino torna sul luogo del delitto, chissà quindi se eri sera, confuso tra la gente ci fosse anche qualcuno coinvolto nel terribile delitto. E' anche questo uno dei motivi di angoscia del quartiere, la mano o le mani che hanno tolto la vita alla giovane potrebbero ancora girare libere nella città. Di certo c'è che la polizia di Ostia e la squadra mobile stanno lavorando alacremente per identificare e incastrare il colpevole o i colpevoli di questo orrendo delitto.