Fiumicino - Slogan, cartelloni, fischietti e trombette non mancheranno domani, lunedì 2 novembre, alle ore 10, al sit in organizzato davanti alla palazzina Alitalia di Fiumicino dai lavoratori di Alitalia Maintence Systems, la società che per decenni ha curato la manutenzione e riparazione dei motori degli aerei all’aeroporto Leonardo da Vinci. Poi la crisi, il ventilato passaggio (?), il dichiarato fallimento e, nel mezzo, ormai da qualche anno, l’allarme lanciato dai sindacati che hanno promosso manifestazioni, proteste e incontrato le istituzioni per salvaguardare quella che è un’eccellenza tutta italiana nonché il posto di lavoro dei 240 tecnici specializzati e operai. Una seconda manifestazione è in programma martedì 3 novembre davanti alla sede della Regione Lazio.


I 4 MOTORI - "Mentre il governo chiacchiera, il ministro promette, Montezemolo rassicura, l'Italia perde un altro pezzo: stamattina (venerdì 30 ottobre, ndr) 4 motori sono usciti dall'officina di Ams, la società di manutenzione motori di Alitalia, per andare all'estero”, dichiarano i deputati della Commissione Trasporti del M5S. “Quello che abbiamo paventato e annunciato sta accadendo. Senza informare i lavoratori, contrariamente alle rassicurazioni, i motori sono stati trasportati via. I lavoratori avrebbero avuto almeno altri due mesi di lavoro e invece si sta deliberatamente scegliendo di distruggere un fiore all'occhiello del nostro sistema produttivo”, affermano i grillini.



IL MOVIMENTO 5 STELLE
- “Eppure”, sostiene il portavoce M5S Paolo Romano, “proprio qualche giorno fa il ministro dello Sviluppo economico aveva detto in audizione in Commissione che si stava lavorando per salvare Ams. Dopo neanche 48 ore accade il contrario”. Venerdì mattina con i lavoratori davanti ai cancelli Ams c'era la portavoce M5S di Fiumicino, Fabiola Velli.Restano in officina altri 7 motori: vogliamo sapere quale sarà il loro futuro e quale sarà il destino dei 240 lavoratori Ams”.



LEGA NORD - Anche il consigliere comunale Lega Nord di Fiumicino William De Vecchis ha riportato la notizia della partenza dei 4 motori dagli hangar ed insieme ai colleghi di partito, gli onorevoli Simonetti e Saltamartini, ha promesso di contattare il ministro Guidi al Mise.


I SINDACATI DI AMS - I sindacati di AMS in una nota diffusa il 30 ottobre scorso chiedono al governo di intervenire immediatamente. Questo il testo integrale del comunicato:


“L' arroganza di Alitalia/Etihad nei confronti di Alitalia Maintenance Systems e dello Stato italiano ormai si è consumata mostrando il suo aspetto peggiore. Si è aperto infatti, un nuovo scenario ancor più devastante per le sorti sia dell'azienda che dei suoi 240 lavoratori. Questa mattina, nonostante le ripetute denunce delle organizzazioni sindacali, si è concretizzato il sospetto che i motori fermi negli hangar potessero essere inviati all'estero. Infatti, i primi 4 motori da riparare sono partiti verso l'Israeliana Bedek. Le dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi del Presidente Luca Cordero di Montezemolo che rassicurava i lavoratori in protesta e le istituzioni coinvolte , si sono sciolte al primo raggio di sole.



Lo sforzo del MISE, della Regione Lazio unito all'insistente lavoro delle organizzazioni sindacali, disponibili per dare un contributo risolutivo a questa enigmatica vicenda, rischia di vanificarsi. Il Ministro Guidi, il 28 ottobre durante il question time alla Camera, aveva rassicurato sull'impegno personale e sullo status dei lavori che vede coinvolta in primis proprio Alitalia/Etihad per la risoluzione della vicenda AMS. Pertanto, le OO.SS Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Ugl Trasporto Aereo, ribadendo l'atteggiamento inaccettabile e grave da parte di Alitalia /Etihad, chiedono un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico e annunciano un sit in davanti alla palazzina Alitalia il 2 novembre dalle ore 10 alle 14 e davanti alla Regione Lazio il giorno 3 novembre alla stessa ora”.



“Esprimo la vicinanza di questa Amministrazione nei confronti dei lavoratori di Alitalia Maintenance System, che questa mattina sono tornati a manifestare con un presidio presso l’aeroporto di Fiumicino. E’ da tempo che chiedo un intervento che possa  mettere in atto ogni azione utile a rilanciare un’eccellenza, non solo locale ma italiana, nella revisione e riparazione di motori e componenti aeronautici. Continueremo a essere vicini a questi lavoratori, che vivono un momento difficilissimo perché stanno rischiando di perdere il proprio posto”, ha dichiarato oggi, lunedì 2 novembre, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.