Fiumicino - Prima assemblea spontanea dei lavoratori Alitalia all'aeroporto di Fiumicino prima dell' accordo definitivo tra la compagnia italiana ed Etihad. Si è svolta questa mattina in uno dei settori operativi del carico e scarico bagagli ed ha visto la presenza di oltre un centinaio di lavoratori dello stesso settore, molti dei quali si sentono a rischio occupazionale.  Al centro del confronto le preoccupazioni e la ''scure'' degli esuberi: ''Vogliamo far sentire la nostra voce, siamo in agitazione - ha riferito Marco, un addetto tecnico - Sulla base di quali criteri avverranno le scelte sugli esuberi? Il nostro è un settore operativo, tutti i giorni ci chiedono e si fanno straordinari, di conseguenza il lavoro c'è e quindi perché penalizzarci? Ci risulta che, nel settore scarico bagagli e nei terzi livelli ad esso collegati, siano a rischio mobilità 150 persone. Perché devono pagare questi lavoratori? Nessuno deve perdere il proprio posto di lavoro, è necessario siano trovate delle soluzioni e per questo chiediamo un confronto con l'azienda''. ''Quello che arriva dai lavoratori è un grido di disperazione - commenta Paolo Pagnotta, segretario territoriale della Cgil - pari ad un appello per cercare insieme, almeno con chi è disponibile, di proporre percorsi per tentare quantomeno di minimizzare l'impatto derivato dalla situazione. Come Cgil continuiamo nel nostro percorso di informazione convocando a Fiumicino per mercoledì prossimo due assemblee informative ai lavoratori, sulla fase applicativa dell'accordo, una dalle 10 alle 12 e poi dalle 16 alle 18. Giovedì ce ne sarà una dalle 11 alle 13 a Magliana''. Non è da escludere che, nei prossimi giorni, allo scalo romano, ci possano essere altre assemblee di lavoratori o altre iniziative sindacali. (ansa)