Califano, Pd: “Stop al precariato: bisogna fermare Alitalia”
Fiumicino - "Tremilacinquecento persone in mobilità. Altre 700 in cassintegrazione. Totale: 4.200 nuovi precari. Ma l’amministratore delegato di Alitalia, Ragnetti, continua a parlare di piani di rilancio e di compagnia finalmente efficiente e maggiori ricavi. La realtà è un’altra: Alitalia è privata solo quando ci sono da spartirsi i profitti." Lo dichiara Michela Califano, capogruppo Pd al comune di Fiumicino.
“E’ ora di finirla. Basta pagare di tasca nostra i fallimenti del piano di salvataggio Berlusconi. Basta con la politica miope dei tagli e del precariato. Basta con i piani di rilancio dei cervelloni della finanza che hanno un unico obiettivo: cancellare anni e anni di lotte sindacali e conquiste e gettare il mondo del lavoro in un precariato senza via d’uscita, buono solo ed esclusivamente per le tasche delle aziende. Basta precariato. Basta che far ricadere tutto sempre gli stessi: lavoratori e cittadini italiani”.
Secondo Califano, serve una regia politica per guidare fuori dal guado un sistema aeroportuale che l’attuale dirigenza Alitalia e il centrodestra berlusconiano avrebbero affondato. “C’è bisogno di un Comune di Fiumicino che faccia sentire la propria voce e non si nasconda sempre dietro gli altri enti. Canapini alzi la voce nel consiglio di amministrazione di Alitalia. Si faccia sentire. Si faccia vivo”.
E servirebbe inoltre una Regione con una guida. Fino a oggi solo il presidente della Provincia di Roma Zingaretti si è esposto in maniera forte contro questa assurda strategia aziendale. “Serve un progetto. Il Pd l’ha messo sul tavolo: un piano nazionale degli aeroporti che come sottolineato dal responsabile dei trasporti alla Camera, Michele Meta, potrebbe contribuire a riordinare un sistema che fino a oggi si è fatto la guerra, mietendo vittime solo ed esclusivamente tra i lavoratori. Gli altri fino a oggi stanno traccheggiando, pericolosamente. In ballo c’è la vita del Paese, quella reale e non della finanza”, conclude.
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