Fiumicino – Ancora ventiquattro ore per evitare il fallimento di Alitalia Maintenance System, l’azienda che da oltre cinquant’anni si occupa della manutenzione dei potenti motori di jumbo e aerei. Il giudice fallimentare del tribunale di Roma ha prorogato fino a giovedì 24 settembre il termine ultimo entro cui pronunciarsi e mettere in liquidazione la società. Ore di ansia per i 240 tecnici altamente specializzati che rischiano di perdere il lavoro. La vicenda si trascina ormai da sette anni fa.


“Dopo un lunghissimo calvario iniziato nel 2008 fino ad arrivare al concordato in continuità nel gennaio scorso, ora, ad un passo dall’omologa del piano presentato al tribunale capitolino, sembra ormai certo che non vi saranno le garanzie economiche per garantirlo da parte dell’investitore giordano della Panmed, salvo ‘colpi di scena’”, dichiarano le sigle sindacali. A far salire la tensione di sindacati e lavoratori, dopo una ‘due giorni’ di manifestazioni davanti al Mise prima e alla palazzina Alitalia in seguito, sarebbe stata quella che gli interessati definiscono “completa indisponibilità di Alitalia verso Alitalia Maintenance Systems”. “Mentre Alitalia Maintenance Systems rischia seriamente il fallimento”, afferma Claudio Arbotto, Fit Cisl, “la notizia sulla buonuscita di oltre 2 milioni di euro a Cassano, ex ad di Alitalia, “ci sembra in questo momento un tantino inopportuna . Quei soldi, ad esempio, potrebbero contribuire a far rinviare la decisione del giudice del tribunale in attesa di un nuovo investitore poi, a bocce ferme, si potrebbero fare mille ragionamenti in merito a questa decisione”, puntualizza il sindacalista: “assurdo ed ingiusto lasciare sul lastrico 240 famiglie dai soci Alitalia quando, una sola persona, con quelle cifre, mangia e vive al posto di migliaia” .



“I diversi ministeri competenti ci ascoltino ed agiscano in fretta prima che sia troppo tardi”, aggiunge Fabio Ceccalupo, Ugl Trasporto Aereo: “E’ un delitto disintegrare un’altra eccellenza tutta italiana per dirottare i motori della flotta Alitalia altrove, con costi doganali aggiunti e affidabilità tutta da dimostrare. Piange il cuore constatare come non si voglia puntare sul nostro paese che ha, tra l' altro, gli stipendi più bassi d' Europa. L’Italia riparte, dice qualcuno, sì, ma con la retromarcia!”. “A questo punto aspettiamo”, concludono Claudio Arbotto e Fabio Ceccalupo, “interventi di tutti i soggetti istituzionali interpellati da tempo e, dal Kuwait, notizie dall’ad di AMS affinché si trovi una soluzione positiva per i lavoratori di Alitalia Maintenance Systems prima del fallimento”.

 

Bisogna partire dalla prospettiva per i dipendenti che stanno perdendo il posto e ricostruire quella parte dell’industria tecnica aeronautica che è stata il vanto dell’aeronautica civile d’Italia. Non c’è più tempo: il governo deve intervenire con urgenza per dare un futuro all’intero comparto del trasporto che, con le sue migliaia di lavoratori licenziati negli ultimi anni, fa da cornice all’ennesima crisi”, dichiara Usb.

 


La scorsa settimana (16 settembre, ndr) il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha incontrato una rappresentanza dei lavoratori che hanno espresso le loro preoccupazioni sul futuro dell’azienda. “A loro va tutta la mia solidarietà impegnandomi, per quanto è nelle mie possibilità, a coinvolgere le altre istituzioni per cercare di far chiarezza su una situazione che, ogni giorno che passa, diventa sempre più drammatica”, ha detto in quella circostanza il primo cittadino. “I lavoratori, infatti, sono in cassa integrazione e temono che la situazione possa precipitare se non vi sarà un intervento immediato e urgente. Qui stiamo parlando del rischio concreto di chiusura dell’unico polo produttivo che esiste in Italia. Si tratta di una funzione che storicamente ci appartiene, svolta da 240 professionalità di alta specializzazione che potrebbero ritrovarsi senza un lavoro. L’Amministrazione comunale farà tutto ciò che è in suo potere per attirare l’attenzione su questo tema, che va al di là dei colori politici”, ha sottolineato il sindaco nel corso dell’incontro che si è tenuto in comune alla presenza anche dei consiglieri di opposizione William De Vecchis e Raffaello Biselli.