Alitalia, Montino: "Inconsistente il piano del governo: propongo una giornata unitaria di lotta"
“Le lavoratrici, i lavoratori e il nostro territorio hanno già pagato duramente il dissennato piano del 2008, le migliaia di posti di lavoro persi e una pratica dissennata di contratti atipici e a termine utilizzati in questi anni di mala gestione, prima privata e poi commissariale – denuncia il sindaco -. Con la pandemia sembrava che ci fosse una presa d'atto dei fallimenti passati per imboccare la strada del rilancio, come del resto stanno facendo tutti i grandi paesi europei dotando le proprie compagnie di finanziamenti pubblici inimmaginabili pari a 9 miliardi della Germania per Lufthansa e a 7 miliardi della Francia per Air France. Finanziamenti che guardano al futuro e alla ripresa”.
“In queste ultime settimane assistiamo ad un'Alitalia che continua a perdere pezzi e aerei mentre, dall'altra parte, compagnie come Ryanair incrementano le proprie flotte di oltre 209 aerei – sottolinea ancora Montino -. È chiaro che, mentre queste aziende investono sul prossimo futuro, dopo la fine della crisi pandemica, l'Italia ancora una volta pensa di liberarsi in un modo scandaloso di asset produttivi e industriali importantissimi per la ripresa e lo sviluppo del Paese”.
“La scelta annunciata dal ministro Giorgetti, a nome del governo Draghi, significa la liquidazione prossima e definitiva dell'azienda – prosegue il sindaco -, anche perché il piano industriale di Ita è assolutamente irricevibile e inconsistente”.
“Ormai 15 giorni fa ho chiesto con lettera ufficiale un incontro istituzionale ai ministri interessati, vista l'ampia ricaduta sul nostro territorio, per discutere e confrontarci nel merito – ricorda Montino -. Non solo non ho mai ricevuto risposta da nessuno, ma abbiamo perfino dovuto registrato l'assenza ingiustificata e immotivata ad un momento istituzionale importantissimo come il Consiglio comunale straordinario a cui tutti loro erano stati invitati”.
“Ora capiamo il perché di questa assenza – aggiunge -: sarebbe stato difficile sostenere in quella sede, sia da parte di ministri sia da parte del commissario straordinario di Alitalia sia dell'ad di Ita, un piano così fatto”.
“Nelle conclusioni, recependo ampie sollecitazioni, ho proposto una giornata di lotta tutti insieme con sindacati, lavoratori e istituzioni locali per tentare di aprire una discussione di merito sul destino di un'azienda strategica per il Paese, dei 12 mila lavoratori e di altrettanti occupati nell'indotto – conclude Montino -. Alla luce delle notizie di oggi, rilancio la proposta. Sono certo che la risposta sarà forte e la partecipazione ampia”.
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