Fiumicino - “Stiamo seguendo con attenzione la vicenda Alitalia e l'esito della trattativa tra Governo, compagnia e sindacati che speriamo possa concludersi oggi (ieri, sabato 12 luglio, ndr). In questa situazione, che preoccupa per il futuro dei lavoratori, condivido l'ipotesi prospettata dal ministro Poletti, che ringrazio per il lavoro fatto per gestire la complicata situazione degli esuberi Alitalia, di un possibile utilizzo del contratto di ricollocazione che, per la prima volta, potrebbe essere sperimentato nella nostra Regione”, ha dichiarato il presidente della  Regione Lazio, Nicola Zingaretti.  “Siamo orgogliosi – continua Zingaretti - di aver contribuito come Regione Lazio, nei contatti informali avviati con il Ministero, ad una ipotesi che potrebbe rappresentare una importante innovazione per la gestione di gravi crisi come quella Alitalia. Il contratto di ricollocazione è uno strumento che va nella direzione che perseguiamo da quando governiamo questa Regione, concentrandoci sulle politiche attive come fulcro delle politiche per il lavoro. Siamo pronti ora ad attuarlo con i lavoratori in esubero di Alitalia. Ringrazio – conclude Zingaretti - l'assessore Lucia Valente e tutto il suo staff per il lavoro fatto finora. Questa è la conferma che nel Lazio c'è una Giunta formata da grandi professionalità che stanno invertendo la tendenza per tornare a far crescere la nostra Regione”. 

 

 Si sarebbe intanto ridotto il numero degli esuberi. Lo ha annunciato ieri il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, dopo l'incontro con la compagnia aerea e i sindacati. Dei 2.251 esuberi del piano industriale, 980 andranno in mobilità e utilizzeranno per la prima volta il nuovo contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilità. Per 250 assistenti di volo è invece prevista la permanenza in azienda con contratti di solidarietà. I restanti 1.021 lavoratori dovrebbero essere ricollocati in altre aziende. “E’ stato un buon lavoro: ora siamo al rush finale. Il nostro obiettivo era come ricollocare gli esuberi e secondo i dati ai quali siamo arrivati questo numero si è ridotto a circa 980". Questi lavoratori andranno in mobilità con l'80% dello stipendio per quattro anni. Alitalia e Etihad hanno dato la disponibilità a tenere 250 assistenti di volo con contratti di solidarietà evitando che debbano andare in mobilità.