ALLARME INQUINAMENTO NEI LAGHI DEL LAZIO
Allarme inquinamento sul Lago del Turano (Ri), sul Lago di Fondi (Lt) e su quello di Posta Fibreno (Fr). Preoccupano il Lago di Bolsena (Vt), il Lago di Canterno (Fr) e due punti inquinati sul Lago di Bracciano (Rm) e sul Lago di Nemi (Rm). Questa la fotografia del monitoraggio effettuato bel Lazio durante la prima tappa della Goletta dei Laghi – Cigno Azzurro di Legambiente. La campagna nazionale si dedica al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei laghi, realizzata con il contributo di COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e nel Lazio grazie anche alla collaborazione della Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale. I risultati dei campionamenti sono stati presentati questa mattina a Roma, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, Lorenzo Parlati, presidente regionale dell’associazione, Cristiana Avenali, Direttrice Legambiente Lazio e Michele Civita, Assessore alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale della Provincia di Roma. “Quest’anno Legambiente ha deciso di concentrare la sua attenzione sui casi che mettono in pericolo le acque dei laghi, segnalando ai cittadini e alle istituzioni le situazioni più a rischio. E dobbiamo constatare che anche per l’edizione 2009 di Goletta dei Laghi continuiamo a rilevare diverse situazioni critiche, segno che esiste un problema infrastrutturale sui laghi laziali che va al più presto risolto –dichiara, Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente–. Ma lo scopo della campagna non è solo quello di puntare il dito sulle criticità ma anche di promuovere tutte quelle località che hanno fatto del turismo sostenibile e delle buone pratiche una loro caratteristica attrattiva. E per fortuna i buoni esempi nel Lazio non mancano come è dimostrato dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club.” Per entrare nel dettaglio, è sul Lago di Turano (Ri) in provincia di Rieti il campione più sporco del Lazio. “Fortemente inquinato” infatti è risultato il tratto di costa nel Comune di Rocca Sinibalda presso il Fosso Colle Irto, dove i soli coliformi fecali superano di oltre 100 volte la soglia massima prevista dalla legge. Sempre sullo stesso lago i tecnici della Goletta hanno giudicato inquinati altri tre punti: le spiagge “Ascrea” presso il Comune omonimo, “Paganico” nel Comune di Paganico Sabino e la spiaggia sotto Colle di Tora. Evidente la necessità di accelerare gli interventi fognari e di depurazione sul lago, che anche lo scorso anno si era guadagnato la maglia nera tra i laghi laziali. Altrettanto seria la situazione del Lago di Fondi (Lt), in provincia di Latina: “fortemente inquinati”, infatti, sono risultati i punti presso il canale di Sant’Anastasia nel Comune di Fondi e quello presso il canale di S. Vito nel Comune di Monte S. Biagio, nella stessa località giudizio negativo anche per il tratto nei pressi del canale di Portella. Da verificare immediatamente anche in questo caso il completamento dell’essenziale rete fognaria e di depurazione dei Comuni che vi si affacciano, ancora assente in alcuni punti. Una spiegazione, probabilmente, anche per la massiccia moria dei pesci che la scorsa settimana ha colpito il lago. “Fortemente inquinati” sono risultati anche due punti sul lago di Posta Fibreno (Fr), nella provincia di Frosinone: entrambi i campioni fuori norma sono stati trovati nel Comune che dà il nome al bacino: uno presso Contrada Carpello 57 e l’altro di fronte al primo chalet provenendo dalla Posta del paese. Anche l’inquinamento delle acque di questo lago, importantissima sorgente di acqua potabile per l’intera provincia, è legato al mancato completamento della rete fognaria e del sistema di depurazione delle acque nel Comune omonimo (solo il 33% dei residenti vedono le loro acque depurate, mentre solo il 22% della popolazione risulta allacciata alla rete fognaria, secondo i dati del Piano di Tutela delle Acque della Regione Lazio). Sempre nel frusinate è apparso “inquinato” il punto presso la foce del torrente Fiuggi sul Lago di Canterno (Fr), dove va risolto l’annoso problema degli scarichi del comune di Fiuggi, un abitato che nel pieno della stagione turistica passa da 8mila ad 80mila abitanti, decuplicando il numero dei suoi abitanti e portando al collasso il depuratore. Giudizio negativo per il Lago di Bolsena (Vt) in provincia di Viterbo, dove sono tre i punti “inquinati”, uno nel Comune di Gradoli presso la foce delle Cannelle, uno a Bolsena (via Diaz) e l’ultimo presso il Lido del Comune di Montefiascone. Anche in questo caso si evidenzia la ben nota necessità del nuovo collettore sul lato di ponente, per raccogliere i reflui lungo il litorale, ma anche degli abitati di Grotte, Gradoli e San Lorenzo. Per finire, preoccupano due punti “inquinati” anche sui laghi di Bracciano e Nemi, in provincia di Roma. Il Lago di Bracciano (Rm), importante bacino idropotabile per la Capitale, risulta “inquinato” in un punto a Via Platani nel Comune di Trevignano, mentre il punto “inquinato” sul Lago di Nemi (Rm) si trova di fronte al Museo delle Navi. Due situazioni diverse ma con un unico filo conduttore, visto che entrambe i laghi risultano con una efficiente rete fognaria e di depurazione, evidentemente soggetta a qualche problema o a qualche scarico abusivo da verificare immediatamente.