‘Allarme sgombero’ tra le famiglie dell’Idroscalo: censimento in corso
Ostia – Tra le famiglie dell’Idroscalo di Ostia aumenta la paura e la tensione perché da ieri è in corso un censimento da parte della Polizia locale di Roma Capitale che, a quanto riferirebbero gli stessi vigili, è stata voluta dal sindaco Ignazio Marino. A questo punto, vista l’operazione in corso, tra i residenti il timore di uno sgombero ‘a sorpresa’, come da giorni si ipotizza, sembrerebbe farsi più vicina. Proprio ieri la Comunità Foce del Tevere aveva lanciato l’’allarme sgombero’ alla luce di una serie di ‘segnali’ e di una riunione in programma in Campidoglio per il prossimo 29 luglio, alla quale parteciperanno le forze dell’ordine, la protezione civile e le politiche sociali, nonostante la secca smentita di Alfonso Sabella, assessore alla legalità e delegato del sindaco al litorale.
Oggi, a distanza di ventiquattro ore, la Comunità Foce del Tevere, preoccupata, si chiede “non solo se l’Avv. Alfonso Sabella sia al corrente, ma soprattutto le ragioni di questo ennesimo censimento, dal momento che le riunione svoltesi nelle settimane scorse in Comune per parlare dell’Idroscalo di Ostia sono avvenute partendo proprio dal censimento che venne effettuato sotto la giunta municipale di Vizzani”.
“Si tratta”, spiega in una nota la Comunità, “della famosa quanto fantomatica ‘lista di proscrizione’ che è sempre stata negata dal Dipartimento delle Politiche Abitative e che non solo è nelle loro mani, ma è oggetto di incontro tra i dipartimenti e le forze di polizia. Viene riconfermato anche oggi il fonogramma che mette in allerta l’Ama per uno sgombero che avverrà nelle prossime settimane (forse in due fasi), all’Idroscalo di Ostia”. “Inoltre”, precisa Foce del Tevere, “è stato chiesto alle persone sgomberate il 23 febbraio 2010 di svuotare i container nei quali sono stati riposti in tutti questi 5 anni i loro beni, perché hanno necessità di liberarli quanto prima. Ricordiamo che questa vicenda è stata una delle pagine buie dell’illegittimo sgombero ad opera di Alemanno e di Antonio Di Maggio, il Di Maggio attuale capo dei vigili del Litorale. L’area, di proprietà privata, viene pagata dal Comune di Roma”.
“Infine, abbiamo chiesto all’Avv. Sabella di consentire la partecipazione, a nome del Coordinamento territoriale dell’Idroscalo, di don Franco De Donno (responsabile Caritas di Ostia, ndr) alla riunione che si terrà il 29 luglio p.v. presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio, uno spiegamento di “forze” tra Protezione Civile Regionale e Municipale, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale di Roma Capitale, i carabinieri, il Vice Prefetto Aggiunto ma si è ottenuto soltanto un incontro il 30 luglio tra don Franco De Donno, l’Avv. Sabella e il Prefetto. E’ chiaro”, conclude la nota della Comunità, “che anche questo incontro non lascia sperare nulla di buono, essendo un incontro per parlare di operazioni di ordine pubblico. Per altro qualcuno ha anche affermato che è in corso una trattativa per sospendere operazioni più invadenti fino a dicembre. In questa stato di confusione la paura cresce. Abbiamo bisogno di chiarezza e non di rivivere echi che ci riportano ad una pagina vergognosa della storia di Roma che troppi fingono di aver dimenticato. Chiediamo, vogliano e pretendiamo un percorso di legalità condiviso e non essere esclusi dalle intenzioni di un’amministrazione che non si sta muovendo in modo trasparente”.
Tags: ostia