Allarme terrorismo, volo bloccato a Fiumicino: fermato un passeggero
Fiumicino – Allarme terrorismo a Fiumicino dove un volo Easyjet in partenza per Londra è stato bloccato e i passeggeri che si trovavano a bordo fatti immediatamente scendere a terra. A far scattare l’allerta all’aeroporto ieri è stata la presenza di un viaggiatore sospetto. Dopo la segnalazione della polizia di frontiera sono partiti i controlli: ricercato un uomo di origini mediorientali salito a bordo con un falso passaporto pachistano. Rintracciato subito dopo lo straniero è stato fermato e si trova ora a disposizione della procura di Civitavecchia. Il volo, dopo le verifiche sui bagagli, è poi decollato alla volta dello scalo londinese di Luton con un’ora di ritardo. Spetterà adesso all’Afis, l’organismo del Viminale, verificare le impronte digitali dell’uomo fermato al Leonardo da Vinci e accertare se corrispondano o meno con l’identità riportata sul passaporto.
Contemporaneamente gli investigatori intendono comprendere se lo straniero in Italia abbia incontrato delle persone, di quali persone eventualmente si tratti e perché fosse diretto nella capitale inglese. Proprio ieri il ministro dell’interno Angelino Alfano ha tracciato l’identikit dei dieci cittadini stranieri espulsi per motivi di sicurezza: si tratterebbe di reclutatori di jihadisti, tutti con regolare permesso di soggiorno e inseriti nel nostro paese. Per garantire la sicurezza in Europa, all’indomani della strage di Charlie Hebdo e degli arresti effettuati in Grecia e in Belgio, l’Unione europea avrebbe messo a punto un metodo per schedare i passeggeri sul modello di quello utilizzato dopo l’11 settembre negli Stati uniti. Si tratterebbe di un database con un Personal number record che raccoglie informazioni anagrafiche e dati utili a risalire all’identità e alla provenienza di ciascun passeggero: questa banca dati conterebbe persino le preferenze alimentari in base alle quali individuare la religione di appartenenza, le modalità di acquisto del biglietto e altro. Insomma, un database personalissimo che potrebbe fornire informazioni preziose all’intelligence se opportunamente analizzato. E’ un progetto che si era bloccato a Bruxelles due anni fa ma che adesso dovrebbe entrare in vigore entro l’anno.
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