Ambulatori blu, FIMMG: "Bene il progetto della Regione"
Ostia - I dati dell'epidemia influenzale nel Lazio segnano un trend di crescita negli ultimi giorni, dal 40 per mille nei bambini e 20 per mille nei giovani della Asl RMA al 27 per mille nei bambini della RME, al totale complessivo del 13 per mille nella RMD con il 6,9 per mille a livello regionale e con trend in aumento nelle altre ASL per adulti ed anziani, cio' significa che migliaia di persone nei prossimi giorni saranno contagiate e che ricorreranno, in un certo numero di casi ai consigli di un medico, il proprio medico curante, alle strutture di guardia medica, che scontano una forte carenza di organico ed in alcuni casi anche ai Pronto Soccorso. A questo evento ciclico, annuale e ripetibile che nel Lazio da piu' di 10 anni a questa parte mette in ginocchio le strutture sanitarie pubbliche, la Regione Lazio prova a dare una concreta risposta, di sistema, aprendo 9 strutture, definite Ambulatori "blu" nei pressi dei Pronto Soccorso Ospedalieri in 3 province, Roma, Latina e Frosinone, in aggiunta ad una struttura di quartiere, Piazza Istria n.2, all'ambulatorio presso l'ospedale G.B.Grassi di Ostia, al punto di primo intervento di Ronciglione. Strutture di cure primarie aperte 12 ore al giorni, per 7 giorni alla settimana nell'arco temporale Gennaio Marzo, gestite dalla Medicina Generale. A questo si aggiunge un numero dedicato attivo 12 ore al giorno, lo 0658702464, collegato alle Unità di Cure Primarie della Medicina generale, già in grado queste di dare risposte per 10 ore al giorno continuative dal Lunedi' al Venerdi' in ogni zona della Regione Lazio. Il progetto, varato il 16 Gennaio, ha l'obiettivo di fornire una risposta piu' appropriata e diversa dall'accesso in Pronto Soccorso, gestendo la domanda in modo piu' appropriato e ponendo le basi per un reale cambiamento del sistema, da tutti, a parole, definito Ospedalocentrico. La Fimmg del Lazio ritiene congruo il progetto ed ha partecipato, insieme a chi ha ritenuto opportuno partecipare, nell'attuarlo e nel proporlo e ne rivendica in quota parte la paternità. Ritiene tale approccio coerente con la politica che la Fimmg del Lazio negli ultimi 12 anni ha perseguito, dalle Uat (unità Assistenza territoriale) del 1999, alle UCP (Unità di Cure Primarie) del 2004, agli Ambulatori di Cure Primarie (2004) al Numero Verde per l'influenza (2006). Progetti suggeriti in diversi momenti politici, con giunte di diverso colore e tutti aventi lo stesso obiettivo, innovare le modalità di riposta del sistema sanitario pubblico sviluppando il sistema di cure primarie, affrontando i problemi quotidiani delle persone residenti e non, dando risposte piu' efficienti ed efficaci. Ci aspettavamo resistenze e polemiche, ma siamo rimasti sorpresi dalla tempestività, dalla violenza e dalle fonti, talvolta autorevoli, da cui sono giunte. Ma come, si polemizzava sulle barelle e sull'assenza di misure alternative ai Pronto Soccorso e quando queste si varano si polemizza, in modo pregiudiziale, sul fatto che si proceda nell'offrire una risposta alternativa? Si dichiarano fallite sperimentazioni di sistema dopo neanche 7 giorni dalla loro partenza. Si citano dati a sproposito e privi di fondamento circa i costi del Progetto. Tutto questo nell'imminenza dell'epidemia influenzale. Rimaniamo senza parole. La Fimmg del Lazio è disponibile ad incontrare pubblicamente tutte quelle persone, eminenti, autorevoli o meno, che in buona fede, spinti magari da strumentali consiglieri, ritengono tale esperienza una idiozia, ed a confrontarsi nel merito dei problemi legati all'innovazione di un sistema troppo legato alla garanzia di rendite di posizione o di pregiudizi legati all'appartenenza politica. La sanità non ha colore, la malattia non ha un partito che la rappresenta, chi critica lo faccia nel merito, seriamente, senza pregiudiziali o secondi fini. A neanche 7 giorni dall'inizio della sperimentazione, sono piu' di 200 le persone che hanno avuto una risposta da parte di un medico gratuitamente e velocemente. Sono 200 persone in meno che si sono rivolte al pronto soccorso. Poche, tante? Senza polemizzare ma per amore di verità, come si fa a dare un giudizio di fallimento su una sperimentazione di sistema dopo neanche 7 giorni dall'inizio? Su un problema decennale irrisolto? Come si fa a polemizzare su iniziative che erano state proposte da alcuni "polemisti" solo 6 mesi fa? Come si fa a criticare iniziative del genere a livello regionale e poi correre a parteciparvi a livello provinciale? Pensiamo che sia legittimo dubitare di iniziative sperimentali, ma che sia poco serio, anche se spinti da cattivi consiglieri, iniziare battaglie ideologiche senza prima avere a disposizione i dati e senza rispettare chi, cercando di dare un contributo al sistema, collabora lealmente con l'Istituzione Regionale, da chiunque rappresentata, che ha il coraggio di sposare la causa, sempre sbandierata ma mai perseguita realmente dell'assistenza primaria nell' esclusivo interesse dei cittadini". Lo comunica, in una nota, la Fimmg Lazio.
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