"I Circoli SEL Ostia Levante ed Ostia Ponente esprimono vivo apprezzamento per le contropartite che in consiglio comunale l'opposizione ha saputo ottenere in cambio dell'ampliamento del porto e cioè l'impegno da parte sia del Comune di Roma che della Regione Lazio a realizzare tutte le infrastrutture necessarie a difesa dalle piene del Tevere. E' uno schiaffo a chi, a destra come al centro, ragiona solo con le ruspe e non con la testa ed il cuore e vuole di fatto negare il diritto di cittadinanza ad una comunità che vive in quei luoghi da cinquanta anni assolvendo a tutti gli oneri. In particolare SEL si domanda perché non si programmi un riassetto e una riqualificazione dell'area dell'Idroscalo, utilizzando  misure di edilizia pubblica che  rispettino armonicamente la tutela della memoria storica e ambientale dei luoghi,  consentendo di preservarne l'identità come accaduto, in parte, per il borghetto dei pescatori. Anche perchè, a dispetto dell'odierna volontà destorificante di abbattere tutto l'esistente, così si esprimeva sull'Idroscalo il grande Pier Paolo Pasolini: "Dietro la massa della case si allunga la spiaggia, un arco che pare senza fine, da una parte e l'altra dell'orizzonte incendiato dal sole che lo scolpisce nell'aria con i suoi colori liquefatti. Il grigio della sabbia, i sassi della scogliera, le cento tinte delle vernici delle case, gli intonaci dei muretti, tutto è ammassato nel sole in una immobilità irreale. Ma in questa immobilità dovuta alla lontananza dal mondo si sente straripare la felicità".

Coordinatori di SEL Ostia Levante e SEL Ostia Ponente Leonardo Ragozzino e Piera Camilli