Anche la Cina cristiana alla preghiera ecumenica di Ostia nella prima chiesa domestica
Di Redazione il 26/01/2024
L’evento si è svolto nei giorni scorsi presso la domus Tigriniani, prima casa che accolse il Vangelo di Gesù nell'antica Roma, agli Scavi archeologici di Ostia antica
Ostia (Rm) - Sono venuti a riaccendere la vita spirituale dei luoghi antichi sulle orme dei Fratelli maggiori, gli Ebrei, che già da anni hanno riscoperto la loro Sinagoga, prima in Europa; così infatti oggi i "fratellini", i Cristiani anche loro tornano a riappropriarsi delle loro radici su Ostia, Roma, e lo fanno riallacciandosi quindi al tronco antichissimo dove sono innestati.
Una preghiera cristiana di grande spiritualità quella alzata al cielo su Ostia nel giorno dell'unità dei cristiani e per la prima volta eseguita nel luogo che manterrà viva e forte, da qui al futuro, la giornata ecumenica lidense nell'ambito della settimana vissuta in tutto il mondo.
E che il luogo sia la domus Tigriniani, prima casa che accolse il Vangelo di Gesù nell'antica Roma, quando era ancora bandito e perseguitato, è senza dubbio già una preghiera in sé.
Erano presenti, tra i tantissimi semplici cristiani, alcuni che vanno menzionati: Vescovo Dario Gervasi, don Leonardo Bartolomucci pres. comm. cultura diocesi di Roma (XXVI Pref.ra), Padre Gheorghe Militaru padre Ortodosso vicario italiano per la Romania, apostolo Giuseppe Basile con la moglie Teresa Caputo, Pastore Massimo Canale, Fratello Salvo de Stefano, Xinghai Ke presidente unione cristiana evangelica in Italia, Michael Phua Pastore e direttore amministrativo dell'accademia cinese di teologia, Padre Nicodemo priore della Basilica Cattedrale di Sant'Aurea, don Henry parroco della Chiesa di Sant'Agostino Vescovo, Naiche Di Salvo coordinatore Azione Cristiana Evangelica della Regione Lazio e Responsabile del dipartimento del dialogo interreligioso.
I cristiani di Ostia di oggi insieme a quella Ostia cristiana 'martire'; a qualche decina di metri dalla domus il luogo dell'eccidio del Vescovo Ciriaco, il diacono Archelao, il presbitero Massimo, Aurea e una quindicina di neo battezzati. Il sarcofago del Vescovo ancora conserva intatto quel ricordo. Dopo pochi anni anche Ippolito, venne gettato nel pozzo a pochi chilometri da Ostia, a Porto.
Ed è significativo che anche Fiumicino, quest'anno, abbia celebrato la preghiera ecumenica insieme ai pastori, ortodossi e con sacerdoti a seguito del Vescovo mons. Gianrico Ruzza.
Il sangue degli innocenti uccisi dalla violenza del pensiero unico di quel tempo, condannati utilizzando i loro dei 'immobili', Giove, Nettuno etc, per nascondere invece ciò di cui si aveva paura veramente: una fede che libera gli uomini perché gli rivela la Verità, la Via per essere felici pienamente, la Vita vera due parole, svelando la falsità tutta intorno.
A Ostia si è vista, per il primo anno, quella chiesa cristiana che riunisce tutto questo mondo oggi minato dalla guerra mondiale a pezzetti; dall'esperienza americana con i pastori evangelici, ai cristiani in Europa cattolici ortodossi dell'est fino alla cina nuova frontiera di evangelizzazione. Fa testimonianza profonda una frase detta da Naiche Di Salvo al termine della giornata: "A Ostia i Cieli si aprono sul mondo intero".
Si ringrazia il maestro Andrea Collacciani e la sua corale, il cantautore cristiano Andrea Auciello cantante del gruppo Forerunner responsabile della casa di preghiera di Roma HOP, Carla dell'Aversana di Messaggio nella Bottiglia, Alberto Tulli della soprintendenza al Parco Archeologico di Ostia Antica, Guido Antiochia e Stefano Di Tomassi segretari della commissione cultura delle chiese di Ostia.
E si ringrazia soprattutto Dio Padre, il Figlio Gesù il Cristo, lo Spirito Santo che donano a Ostia questa grazia di Bellezza celeste permettendo l'incontro del cielo con la terra.
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