Territorio - La pioggia torna a far paura nel XIII Municipio. Il violento temporale che questa mattina si è abbattuto su Ostia e l'entroterra ha fatto temere il peggio, dopo il nubifragio che giovedì scorso ha messo in ginocchio interi quartieri e provocato danni ingenti alla popolazione. Il bilancio di oggi non è altrettanto grave ma non si contano anche questa volta le cantine e le strade allagate. Chiuso dalla polizia municipale un tratto del lungomare all'altezza di piazza Sirio, come l'incrocio tra via Isole del Capo verde e via dei Velieri, rimasto interdetto al traffico per oltre due ore. Allagate via delle Canarie, via Celli, via dei Romagnoli e piazza della Stazione vecchia, compresa la sede del Municipio. Sott'acqua anche la stazione ferroviaria di Stella Polare: la tratta della Romalido era stata appena riaperta. Piscine a cielo aperto anche nell'entroterra e all'Infernetto, dove rimane ancora irrisolto il mistero del canale scomparso in via Pinzolo: il fosso termina sotto alcune ville e risbuca poco lontano. “Abbiamo comunicato il problema al consorzio di bonifica che sta preparando le denunce”, ha spiegato Pier Francesco Marchesi, consigliere Pdl del Tredicesimo. In zona è crollato anche un pino su via Lotti. “Da tempo segnalavamo l’albero a rischio crollo, ma nessuno è intervenuto. Solo fortuna che non sia caduto addosso a qualcuno”, dice un residente della zona. Oggi sempre dall'infernetto una delegazione degli esponenti Pd di Regione, provincia e municipio hanno fatto partire un sopralluogo nelle zone disastrate. “Presenterò un esposto alla Procura per i danni di Casalbernocchi. – ha detto Esterino Montino, capogruppo Pd in Regione Lazio – Per quanto riguarda i risarcimenti, sarà necessario che la Polverini firmi la delibera sullo stato di calamità naturale”. Tanta la paura soprattutto a Casalbernocchi dopo la valanga di fango alta due metri che giovedì è arrivata addosso alle decine di case della zona. Sul canale da cui è eruttato il fiume di melma stanno lavorando i tecnici regionali per la messa in sicurezza. “E’ andata bene questa notte, – racconta Antonio Di Bisceglie, uno dei residenti di via Scartazzini che non riesce a trattenere le lacrime dopo giorni trascorsi a scavare nel fango e la paura di quelle terribili ore del nubifragio di giovedì – La Regione sta lavorando per la messa in sicurezza del canale esondato. Ma in futuro servirà più attenzione perché non ricapiti ancora”.