ROMA - Finalmente ad una svolta la drammatica vicenda di Anna Giulia Camparini. Il caso della bimba di Reggio Emilia sottratta tre anni fa dai servizi sociali ai suoi genitori, Massimiliano Camparini, e Gilda Fontana che, disperati, la “rapirono” e furono per questo imprigionati, dopo aver tenuto con il fiato sospeso milioni di italiani, approda martedì 19 luglio a Palazzo Valentini grazie all’interessamento di Pier Paolo Zaccai, consigliere provinciale del Gruppo misto nonché presidente del Movimento nazionale Italia garantista. La vicenda ebbe una vasta eco dopo essere stata affrontata lo scorso 25 maggio durante la popolare trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto: in quell’occasione la conduttrice Federica Sciarelli ebbe un durissimo faccia a faccia con il legale del Tribunale dei minori.

Ecco adesso il concreto intervento del presidente Zaccai, impegnato con il suo movimento nella tutela dei diritti umani e civili. Il consigliere ha infatti indetto una conferenza stampa nella sede della Provincia di Roma, alle ore 11.30, nel corso della quale illustrerà gli ultimi sviluppi della vicenda. A sostenere questo ennesimo evidente caso di violazione dei diritti umani il senatore del Popolo della libertà, Franco Cardiello, che ha presentato un’interrogazione in Parlamento dopo la segnalazione del presidente Zaccai, che si era rivolto alla Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato della Repubblica a tutela di Anna Giulia e dei suoi genitori, ingiustamente perseguitati, stremati e ormai soli in questa battaglia.

“E’ una vicenda complessa ed al contempo assurda. E’”, sottolinea il presidente Zaccai al quale i genitori di Anna Giulia, bellissima bimba che oggi ha cinque anni, si sono rivolti per chiedere aiuto, “una storia che ha dell’incredibile e che purtroppo racconta di come a volte la “giustizia” sia capace di distruggere delle vite invece di tutelarle”.

La vicenda prende l’avvio nel 2007 quando il pubblico ministero di Reggio Emilia chiede la perquisizione dell’abitazione della famiglia Camparini alla ricerca di prove su un presunto traffico di droga. Il controllo dà esito negativo ma la presenza in casa di Anna Giulia, allora due anni, induce i carabinieri a far intervenire il Tribunale dei minori per segnalare “un presunto stato fatiscente dell’abitazione”. I servizi sociali, in modo “solerte”, confermano senza aver però effettuato alcuna verifica. La realtà è ben altra! La famiglia vive in una graziosa villetta con giardino con giochi per la bambina. E, soprattutto, la piccola è circondata dall’amore di mamma e papà. Scatta un iter sottilmente perverso. E drammaticamente irreversibile. Il 23 giugno del 2008 la bimba viene affidata ad un istituto nonostante i genitori siano persone per bene, “pulite”, oneste.

Massimiliano e Gilda non si arrendono: arrivano al gesto estremo di “rapire” la figlioletta. Ma vengono presi e sbattuti in carcere. La piccola vive il trauma della lontananza da mamma e papà. I genitori si rivolgono al Movimento nazionale Italia garantista che sollecita l’intervento del Senato. A raccogliere la richiesta è il senatore PdL Franco Cardiello che chiede l’intervento degli ispettori.

Il presidente Zaccai: “Grazie al nostro intervento ed al sostegno del senatore Cardiello contiamo di risolvere felicemente questo caso, restituendo la piccina all’affetto dei suoi cari”.