OSTIA ANTICA – “Siamo preoccupati per la salute delle nostre famiglie e vogliamo che il Municipio intervenga”. Icilio Branzanti, presidente del Comitato di Quartiere Ostia Antica-Saline, esibisce i documenti in cui si dimostra come l’amministrazione lidense non abbia dato parere sulla localizzazione dell’antenna in via Carlo Bonucci. Un ripetitore sorto sul tetto di un’abitazione privata, attivato lo scorso marzo, che ora è al centro di una vera battaglia da parte dei residenti della zona. “Ci sono ben quindici bambini che vivono nel raggio di 50 metri dall’impianto, – precisa Branzanti – oltre a un altro minore affetto da gravissime patologie e attaccato a delle macchine elettromedicali nelle immediate vicinanze. Ci chiediamo perché si neghi l’installazione di antenne vicino agli asili e poi si autorizzi il posizionamento di ripetitori vicino a bimbi persino malati”. La “guerra” scatenatasi intorno al ripetitore riguarda anche i numeri. Secondo i documenti dei residenti, nel tubo bianco che avvolge l’impianto si nasconderebbero almeno dieci antenne. Ma la signora proprietaria dell’immobile, documenti alla mano, sottolinea come il condotto sia stato posizionato su volere delle associazioni ambientaliste e come in realtà all’interno si celi una sola antenna con diverse parabole allegate. La casa della signora, in cui vivono anche i nipotini, è stata più volte bersagliata da bombe molotov lanciate da ignoti. La tensione a Ostia Antica è molto alta.