Dal 23 giugno al 26 luglio al Teatro Ostia Antica Festival cinque spettacoli per un’estate teatrale tra classici e contemporaneità con Antigone secondo Alan Lucien Øyen, Roberto Latini e il maestro Lanzillotta passando per Edipo Re di Luca De Fusco fino a Ifigenia di Eva Romero


Ostia antica (Rm) – Il Teatro di Roma torna al Teatro romano di Ostia, restituendo al pubblico la sua maestosa vocazione di palcoscenico a cielo aperto e luogo d’incontro tra culture e storie millenarie. Nasce la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival. Il senso del passato che dal 23 giugno al 26 luglio trasformerà questo luogo iconico in un crocevia di arte e pensiero in dialogo tra classici e contemporaneità.

Dopo decenni dall’ultima programmazione estiva, interrotta alla fine degli anni 90, il Teatro di Roma farà rivivere uno dei patrimoni storici più suggestivi, offrendo un’esperienza culturale inedita che riannoda il filo con la tradizione classica del teatro e torna alle radici epiche del rapporto tra pubblico e scena.

Un ritorno alle origini al Teatro romano di Ostia Antica

Un ritorno alle origini che si traduce in una rilettura contemporanea di temi universali – come le riflessioni attorno ai principi di umanità, giustizia, legge morale – attraverso un programma internazionale d’eccellenza che offre cinque spettacoli unici per cinque sguardi d’autore riuniti attorno al mito senza tempo di Antigone. Un viaggio che spazia dalla potenza evocativa della prosa alla forza dirompente della musica e della danza, dove l’eco dei classici si fonde con l’energia del contemporaneo, snodandosi su tre sedi prestigiose della città: il Teatro romano di Ostia, cuore pulsante del festival, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e il Teatro Argentina.

Antigone inaugura il festival all’Auditorium Parco della Musica

A tessere questa visione, un mosaico di maestri e creatori della scena nazionale e internazionale, affiancati dal talento di autorevoli interpreti e performer: il Maestro Francesco Lanzillotta, direttore d’orchestra tra i più apprezzati della sua generazione, inaugura il festival con Antigone di Mendelssohn all’Auditorium Parco della Musica, un capolavoro raramente eseguito, che a Santa Cecilia risuonò soltanto nel 1986, in una performance che oggi vede protagonisti l’Orchestra e il Coro maschile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con le voci recitanti di Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti. 

In scena Edipo Re 

Il direttore artistico del Teatro di Roma, Luca De Fusco, regista di esperienza e fine cesellatore di classici in dialogo con il nostro tempo, porta in scena Edipo Re al Teatro romano di Ostia, affidato a un duo dalle profonde sfumature umane, Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia. L’inconfondibile esploratore del teatro contemporaneo, Roberto Latini, in scena tra gli altri con Manuela Kustermann, presenta Antigone di Jean Anouilh, rileggendone con forza il suo mito. 

Alan Lucien Øyen, in prima mondiale al Teatro Argentina con Antigone, sinfonia di danza e parole 

Il visionario coreografo norvegese all’avanguardia nella reinvenzione dei linguaggi della scena, Alan Lucien Øyen, in prima mondiale al Teatro Argentina con Antigone, una sinfonia di danza e parole, interpretata dai ballerini della sua compagnia winter guests, affiancati da alcuni dei danzatori più acclamati del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e da Antonin Monié dell’Opera di Parigi. Infine, Eva Romero, regista di raffinata abilità nel tradurre le ferite del presente in narrazioni mitiche con sguardo sensibile e profondo, chiude il festival con Ifigenia di Silvia Zarco al Teatro romano di Ostia.

Opere e artisti al Teatro Ostia Antica Festival

Insieme, opere e artisti daranno vita al Teatro Ostia Antica Festival. Il Senso del Passato, che non è solo il titolo della prima edizione, ma un invito a riscoprire il valore immortale dei classici che, attraverso le Antigoni, figure simbolo di ribellione e giustizia, vuole creare un ponte tra epoche diverse, stimolando una riflessione profonda sul ruolo dell’arte nella società. Una rilettura dei classici, con uno sguardo contemporaneo e multidisciplinare, per indagare il nostro passato, interrogarci sul presente e immaginare un futuro in cui l’arte sia un patrimonio condiviso, libero e accessibile, capace di renderci più consapevoli e umani.

Ostia Antica palcoscenico internazionale di cultura grazie al sostegno di Regione Lazio e Comune di Roma

Ostia Antica si trasforma, così, in un palcoscenico internazionale di cultura, grazie al sostegno di Regione Lazio e Comune di Roma, che supportano con forza il Teatro di Roma nella realizzazione di questa impresa culturale che celebra il teatro e proietta l’arte oltre i confini nazionali e regionali: il contributo della Regione Lazio esalta la qualità della proposta artistica, volta a valorizzare un sito di inestimabile pregio storico; e il sostegno del Comune di Roma, in occasione del Giubileo 2025, amplifica la versatilità di un programma innovativo e inclusivo, pensato per accogliere il pubblico eterogeneo che confluirà nella capitale. 
 

L’incontro tra il patrimonio storico-archeologico e l’arte teatrale grazie alla sinergia tra il Teatro di Roma e il Parco archeologico di Ostia Antica

In linea con lo spirito di collaborazione dialettica tra istituzioni che anima il festival, l’incontro tra il patrimonio storico-archeologico del sito e l’arte teatrale è reso possibile dalla sinergia tra il Teatro di Roma e il Parco archeologico di Ostia Antica, diretto da Alessandro D’Alessio, un’intesa al servizio di un’esperienza rinnovata dei luoghi della cultura, rendendoli più accessibili e stimolando la crescita del territorio. In questo contesto il Teatro di Roma si inserisce nell’offerta artistica della manifestazione già esistente, dal titolo “Ostia Antica Festival”, a cura di Bass Culture srl di Vincenzo Bellini, in uno scambio sinergico e reciproco per omaggiare l’arte in tutte le sue forme.

Le alleanze con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con l’antico Festival di Mérida in Spagna

Il festival si distingue, inoltre, per la creazione di nuove alleanze con eccellenze artistiche nazionali e internazionali, attraverso cui rafforzare l’impegno artistico e arricchire la visione progettuale. Due alleanze strategiche caratterizzano questa edizione: la collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel prologo d’apertura diretto dal Maestro Lanzillotta, e la connessione internazionale con il Festival di Mérida, il più antico festival di teatro classico della Spagna, con cui si amplia la portata performativa e innovativa del Teatro di Roma.

Il Teatro romano di Ostia protagonista delle estati attraverso un festival di respiro internazionale

Il Teatro romano di Ostia si prepara, così, a tornare protagonista delle estati attraverso un festival di respiro internazionale che illuminerà questo scenario millenario, offrendo un’esperienza artistica inedita che non vuole essere un evento unico, ma l’inizio di una tradizione duratura e annuale, per continuare a celebrare la ricchezza storica e artistica del nostro patrimonio e consolidare il ruolo del Teatro di Roma come istituzione culturale di riferimento.

L’edizione 2025 si avvale del sostegno di Enel.
2025. prima edizione
Echi di mito, voci di oggi per la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival:
cinque spettacoli, tre sedi, un viaggio nel tempo.

TEATRO OSTIA ANTICA FESTIVAL
Il senso del passato

Il programma

Inizia un viaggio epico nel mito, tra echi classici e visioni contemporanee, che animerà la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival in un dialogo senza tempo tra passato e presente, con cinque spettacoli unici su tre palcoscenici d’eccezione.

Il 23 giugno la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica risuona delle note dell’Antigone di Mendelssohn, un concerto per voci recitanti e orchestra diretto dal Maestro Francesco Lanzillotta, come prologo che inaugura l’apertura del festival. Questa partitura, raramente eseguita, vede l’Orchestra e il Coro maschile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida di Lanzillotta, dare voce alle musiche di scena composte per la tragedia di Sofocle, esplorando il dramma di Antigone e il suo scontro con il potere. L’opera, commissionata nel 1841, è un tentativo di emulare la tragedia classica, con un coro che evoca i cori dell’antica Grecia, amplificando il pathos del mito. Mendelssohn, pur utilizzando un organico tradizionale, ricrea l’essenza della tragedia greca, in un dialogo tra musica e parola, in questa versione contemporanea affidata alle voci di Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti, offrendo un’esperienza musicale intensa e suggestiva, dove il coro diventa il narratore del mito di Antigone.

Il Teatro romano di Ostia, cuore del festival, accoglierà le voci immortali delle Antigoni, che prenderanno vita negli spettacoli per esplorare la complessità del mito, non limitandosi alla sola figura di Antigone, ma riunendo in essa anche Edipo e Ifigenia: figure senza tempo che, attraverso diverse declinazioni e sfaccettature, ne svelano la molteplicità di sguardi, interpretazioni ed esistenze che la animano.

Il viaggio nelle Antigoni inizia, dal 2 al 6 luglio con l’Edipo Re, con la regia di Luca De Fusco, una rilettura in chiave “thriller” psicoanalitica del classico di Sofocle, dove i personaggi, avvolti nell’oscurità e tormentati da una maledizione, esplorando temi come l’identità, la colpa e il destino. Un viaggio implosivo nell’animo di Edipo, interpretato da Luca Lazzareschi, che indaga la verità prestando il corpo anche ad altri personaggi chiave. Accanto a lui, Manuela Mandracchia dà vita a una Giocasta intensa e complessa, figura centrale nella tragedia di Edipo e madre di Antigone. La messinscena, che attinge al surrealismo e alle atmosfere del cinema thriller del Novecento, vede Edipo dialogare con le immagini alterate di sé proiettate in video. Edipo Re è la premessa alla vicenda di Antigone, figlia incestuosa di Edipo e Giocasta, creando un legame indissolubile tra le due tragedie. Una produzione Teatro di Roma, che si completa con un nutrito cast di interpreti: Paolo Serra (Creonte), Francesco Biscione (Sacerdote Corifeo), Paolo Cresta (Nunzio Corifeo), Alessandro Balletta (Messo Corifeo) e Paolo Madonna (Corifeo).

Si prosegue il 18 e 19 luglio con Roberto Latini che porta in scena la sua rilettura contemporanea dell’Antigone di Anouilh, ambientata nella Francia occupata e trasformata in una potente metafora della resistenza, esplorando il conflitto eterno tra legge e coscienza. Antigone, figura archetipica che sfida i confini del tempo, diventa un simbolo universale di ribellione e un’indagine intima sull’essenza dell’umano. In scena, un gioco di specchi tra Antigone e Creonte, un soliloquio a più voci che svela le contraddizioni umane e invita il pubblico a riflettere su cosa significa essere uomini, essere umani. La regia di Roberto Latini, anche interprete nel ruolo di Antigone, guida Manuela Kustermann (Nutrice), nella complessità dell’opera in un dialogo continuo con noi stessi, un confronto tra ragione e giustizia, tra leggi umane e leggi morali. Nato dall’impegno coproduttivo del Teatro di Roma con La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello, lo spettacolo è portato in scena insieme all’interpretazione di Silvia Battaglio (Ismene), Ilaria Drago (Emone) e Francesca Mazza (Creonte).

Segue Antigone di Alan Lucien Øyen, in prima mondiale dal 22 al 24 luglio, eccezionalmente in scena al Teatro Argentina che, per esigenze tecniche, trova nel palcoscenico chiuso il luogo ideale per esprimere la sua visione contemporanea e multidisciplinare del mito. Antigone è esplorata attraverso la straordinaria fisicità e teatralità di un cast fenomenale, che vede i danzatori del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch affiancati da Antonin Monié dell’Opera di Parigi e dalla compagnia winter guests del coreografo norvegese. Sul palco va in scena una reinterpretazione della tragedia senza tempo di Sofocle attraverso la poesia fisica del Tanztheater, fusa con la parola parlata e la danza contemporanea, alla ricerca di un’espressione umana che indaga i dilemmi irrisolti dell’opera: dovere, dignità, moralità e la complessità del potere. Radicandosi nell’eredità del Tanztheater, si porta in scena uno spettacolo dal linguaggio performativo altamente fisico ed emotivamente carico per eguagliare la portata di questa storia universale.

Il festival si conclude il 25 e 26 luglio tornando al Teatro romano di Ostia con Ifigenia di Silvia Zarco, per la regia di Eva Romero, un’opera di nuova creazione che connette il Teatro di Roma e il prestigioso Festival di Mérida in una collaborazione internazionale e di incontro tra visioni ed energie artiste. Lo spettacolo esplora la violenza di genere ispirandosi alle tragedie di Ifigenia e Polissena, attraverso un parallelo tra il sacrificio dell’antica Grecia e le problematiche contemporanee, per indagare il senso di colpa, il dolore e il silenzio che circondano le vittime. Un faro acceso sul prezzo pagato dalle donne per la gloria maschile, un invito a riflettere sul passato per costruire un futuro di uguaglianza e giustizia. In scena, un cast di eccezionale talento: María Garralón (Hécuba), Juanjo Artero (Agamennone), Beli Cienfuegos (Clitennestra), Laura Moreira (Ifigenia), Nuria Cuadrado (Polissena), Alberto Barahona (Ulisse), Néstor Rubio (Águilas) e Rubén Lanchazo (Poliméstor / vecchio). Prodotto dal Festival di Mérida e Maribel Mesón, questo spettacolo rappresenta un ponte culturale tra Italia e Spagna, un’occasione per celebrare la ricchezza del teatro classico e la sua capacità di dialogare con il presente.
 
TEATRO OSTIA ANTICA FESTIVAL

Il senso del passato 2025. prima edizione

Calendario
Auditorium Parco della Musica
Sala Santa Cecilia
23 giugno 2025
 
L’ANTIGONE di MENDELSSOHN
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Francesco Lanzillotta
voci recitanti
Massimo Popolizio
Sandra Toffolatti
Mendelssohn Antigone musiche di scena
in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale
orario: ore 20,30

 

Teatro romano di Ostia
2 - 6 luglio 2025
 
EDIPO RE
di Sofocle
traduzione Gianni Garrera
adattamento e regia Luca De Fusco
aiuto regia Lucia Rocco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
creazioni video Alessandro Papa
assistente alle scene Francesca Tunno
assistente ai costumi Laura Giannisi
trucco Bruna Calvaresi
con Luca Lazzareschi, Manuela Mandracchia, Paolo Serra, Francesco Biscione,
Paolo Cresta, Alessandro Balletta, Paolo Madonna
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Orario spettacoli: ore 21,15

 

Teatro romano di Ostia
18 – 19 luglio 2025
 
ANTIGONE
di Jean Anouilh
adattamento e regia Roberto Latini
scene Gregorio Zurla
costumi Gianluca Sbicca
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
con (in o.a.) Silvia Battaglio, Ilaria Drago, Manuela Kustermann, Roberto Latini, Francesca Mazza
produzione La Fabbrica dell'Attore teatro Vascello e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Orario spettacoli: ore 21,15

 

Teatro Argentina
22 – 24 luglio 2025
 
Antigone
regia e coreografia di Alan Lucien Øyen
con ex danzatori delTanztheater Wuppertal Pina Bausch:
Douglas Letheren, Nazareth Panadero, Héléna Pikon,
Julie Shanahan (attuale danzatore della compagnia), Fernando Suels
danzatore del Paris Opera Ballet: Antonin Monié
Collaboratori creativi:Daniel Proietto, Andrew Wale
Scenografo: Åsmund Færavaag
Costumista: Stine Sjøgren
Lighting designer Martin Flack
 
Produttore esecutivo: Essar Gabriel
Responsabile di produzione: Ornella Salloum
Produttori: Ingrid Saltvik Faanes & Tora de Zwart Rørholt
Produzione Stiftelsen Lucien per Winter guests e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Con il supporto di Den Norske Opera & Ballett
Orario spettacoli: ore 21,15

 

Teatro romano di Ostia
25 – 26 luglio 2025
 
IFIGENIA
tragedia di Euripide
adattamento Silvia Zarco
regia Eva Romero
scene Elisa Sanz
costumi Elisa Sanz e Igone Teso
composizione musicale Isabel Romero
disegno luci Rubén Camacho
con María Garr
alón, Juanjo Artero, Beli Cienfuegos, Laura Moreira,
Nuria Cuadrado, Alberto Barahona, Néstor Rubio, Rubén Lanchazo, Maite Vallecillo
Produzione Festival di Merida e Maribel Mesón produzione e distribuzione teatrale
Orario spettacoli: ore 21,15