Antiterrorismo a Fiumicino, Ugl: “Armi vecchie e niente giubbotti”
Fiumicino - “Si parla di allarme terrorismo in Italia ma addirittura i reparti che si occupano esclusivamente dei servizi di sicurezza non sono adeguatamente equipaggiati. L'Unità specializzata sicurezza voli sensibili dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, nota come Squadra Laser, può contare su poco più di un terzo del personale: soltanto 12 uomini su 30 hanno in dotazione i giubbotti antiproiettile”. La denuncia è di Valter Mazzetti, segretario generale dell’Ugl Polizia di Stato, che spiega: “Il caso di Fiumicino non è isolato. Proprio in questi giorni, in tutta Italia, sono stati ritirati i giubbotti antiproiettile e ne è stato restituito un numero notevolmente inferiore. La sicurezza degli operatori deve essere considerata una spesa incomprimibile e assolutamente prioritaria, non si può giocare sulla pelle delle forze dell’ordine”.
"Anche se richiesti più volte, gli agenti della Squadra Laser non hanno mai ricevuto in dotazione i giubbotti sottocamicia – interviene il segretario provinciale dell'Ugl polizia di Stato Alessandro Lombardi – con il risultato che i pochi uomini equipaggiati sono limitati nei movimenti e conseguentemente in pericolo qualora dovessero entrare in azione. Senza contare che possono utilizzare solo la pistola d’ordinanza e vecchi fucili Mp5: le nuove armi che il Ministero dell’Interno doveva assegnare sono ferme da anni in un magazzino”. Situazione che non migliora per il parco auto: “Gli agenti della squadra hanno a disposizione soltanto tre veicoli, di cui uno rientrato questa settimana dopo essere stato sottratto per una riparazione 5 mesi fa. Mentre per comunicare hanno a disposizione solo 20 radio, delle quali non tutte sono funzionanti”, conclude Lombardi.
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