"Aiuto mi stanno inseguendo". Tossicodipendente entra in casa di un anziano, lo aggredisce e lo sequestra (VIDEO)
Ostia - Suona a tutti i campanelli finchè qualcuno apre il portone e lo fa entrare nella palazzina. Corre all'impazzata fino all'ultimo piano dove, un anziano sulla sedia a ruote gli spalanca la porta, convinto si tratti della vicina di casa.
Ma a quel punto per l'80enne di Ostia, residente in viale Vasco De Gama, inizia un incubo. Ad entrare con forza nella casa dell'anziano un giovane, noto alle forze dell'ordine, senza armi in mano, che in evidente stato di alterazione inizia ad urlare contro di lui e lo aggredisce con pugni e calci.
Quando la polizia, allertata dai vicini di casa, giunge a sirene spiegate nel condominio, il ragazzo in preda ad una crisi decide di barricarsi nella casa della vittima bloccando la porta dall'interno con mobili vari. Poi grazie all'aiuto del figlio dell'anziano, gli agenti sono riusciti ad entrare nell'appartamento e con molta difficoltà hanno bloccato l'intruso, A.V. italiano di 27 anni, con problemi di tossicodipendenza, che alla loro vista ha reagito violentemente aggredendoli con calci e pugni.
Intanto l'anziano era riverso a terra, con il viso tumefatto e insanguinato. Immediatamente soccorso dall'ambulanza, l'anziano è stato accompagnato presso il vicino ospedale dove è stato poi medicato e dove è ancora ricoverato per precauzione.
Mentre l'aggressore veniva accompagnato in commissariato ha continuato a tirare calci e pugni agli agenti, e ha continuato a usare violenza verso la polizia e verso se stesso finchè non è stato calmato dall'intervento della guardia medica che lo ha sedato. Al termine, l'uomo è stato arrestato per sequestro di persona, lesioni aggravate e violenza a pubblico ufficiale.
Secondo le testimonianze quindi sembra che il 27enne fosse convinto di essere inseguito da qualcuno armato e che non voleva essere trovato: presumibilmente lo stato di alterazione provocato dalla droga ha fatto immaginare al giovane di essere inseguito.
Ma il tossicodipendente invece potrebbe aver avuto le sue buone ragioni per nascondersi, qualcuno infatti ha riferito che all'ora del fatto c'era un'auto ferma con a bordo tre uomini proprio davanti al cancello d'ingresso del comprensorio, andata via prima dell'arrivo della polizia.
Resta quindi per ora il mistero sulle reali motivazioni che hanno spinto il 27enne a compiere questa strana violenza.
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