Anzio - Incurante della presenza della figlioletta di appena un anno, E.I., 32 anni, non ha esitato neppure un momento ad attaccarsi al citofono della sua ex per tutta la notte del 26 e 27 luglio scorsi allo scopo di farsi aprire dalla donna ed entrare in casa. L’uomo, agli arresti domiciliari dal gennaio scorso, si è recato più volte da lei dapprima insultandola e in seguito minacciandola di morte se non gli avesse aperto. La donna ha inizialmente cercato di calmarlo e farlo ragionare, ma per tutta risposta l’uomo, perseverando nei suoi intenti, ha continuato a citofonare e a minacciarla di morte a squarciagola. A questo punto la poveretta, spaventata anche per l’incolumità della bambina, ha chiamato il 113. Sono stati numerosi gli interventi della volante del commissariato di Anzio, diretto dal dottor Mauro Baroni, sotto l’abitazione della vittima ma ogni volta il responsabile riusciva a scappare.

 

Infine i poliziotti sono andati a casa  di I.E., dove avrebbe dovuto trovarsi per scontare i domiciliari, ma non vi hanno trovato nessuno. Sono così iniziate le ricerche per cercare di rintracciarlo. E’ stato a seguito delle ultime due segnalazioni della donna al 113, avvenute ieri mattina, a permettere agli agenti intervenuti di poter individuare ed arrestare il fuggitivo.  La vittima,  tranquillizzata, è andata in commissariato per denunciare gli atti persecutori subiti negli ultimi mesi dall’arrestato. Ha raccontato che anche in passato, benché il compagno fosse ai domiciliari, aveva subito i suoi insulti e le  sue minacce e, in quelle occasioni, era stato arrestato dai carabinieri di Anzio. Ultimati così gli atti, l’uomo è stato fermato per evasione dagli arresti domiciliari e atti persecutori e accompagnato presso il carcere di Velletri.