Anzio - Tre giorni pieni di lavoro. E’ quanto è occorso agli operatori della ditta incaricata al recupero ed al personale della guardia costiera di Anzio la rimozione definitiva del peschereccio che a fine settembre era affondato agli ormeggi nel porto. L’unità è stata prima alleggerita di alcune parti di fasciame che durante l’affondamento si erano staccate, liberando quindi totalmente lo specchio acqueo portuale interessato. Lo scafo poi, nel secondo giorno, una volta posizionato in banchina è stato ulteriormente alleggerito, viste le dimensioni (20 mt. circa), delle parti pesanti (motore, archetto di poppa e verricello). Solo il terzo giorno quindi, ad operazioni terminate, è stato possibile il trasferimento mediante mezzo terrestre al di fuori dell’area portuale, nel piazzale retrostante il porto, in un’area autorizzata dall’ Amministrazione. In questi giorni sono proseguite senza sosta le attività di monitoraggio presso lo specchio acqueo portuale interessato da parte della guardia costiera. I militari del Circomare Neroniano agli ordini del tenente di vascello Luigi Vincenti, che ha avviato un’inchiesta per stabilire le cause dell’affondamento, ha inoltre vigilato affinchè non si verificassero problematiche di viabilità e di sicurezza in genere che potessero compromettere le operazioni.