Il termine “arancia” deriva probabilmente dal sancrito nagaranja, che significa frutto prediletto dagli elefanti. La mitologia greca raffigura l'arancia come il favoloso “pomo d’oro” nel giardino delle Esperidi. Il suo albero appare in occasione delle nozze tra Zeus ed Era, divenendo simbolo d'amore e di fecondità.

Le origini sono orientali. Le prime notizie sugli agrumi risalgono alla Cina dell’imperatore Ta Yu (intorno al 2205-2197 a.C.), alla sua corte sono inviate come tributo da altre regioni. Tramite l'antichissima via della seta, le arance giunsero a Roma e in Mesopotamia, divenendo così un ponte tra oriente e occidente.

Frutto adatto ai regimi dietetici che richiedono poche calorie (100g.=35/40kcal), l'arancia presenta virtù antispasmodiche e stomachiche. Ideale per intervenire sugli stati di inappetenza. I suoi citroflavonoidi sono utili in caso di fragilità capillare. La vitamina C potenzia le difese immunitarie dell'organismo e assicura una potente attività antiscorbuto e contro i radicali liberi. Inoltre l'arancia si rivela utile alla digestione e se accompagnata da una alimentazione ricca di frutta e verdura, diventa efficace nella prevenzione dei tumori del colon e del retto. 

Le foglie essiccate trovano impiego come blando sedativo, diuretico e stomachico. I fiori essiccati, invece, sono utilizzati nel trattamento dell'insonnia di lieve entità.

La buccia in piccole quantità aiuta l'intestino, sempre però, se tra le mani abbiamo un prodotto naturale. 




Sulle arance si applicano spesso cere e fitofarmaci per allungare la vita commerciale del prodotto e per rendere il frutto più gradevole alla vista: "Un'arancia non trattata - dichiara Sara Farnetti, medico nutrizionista - si riconosce dalla presenza della foglia e del picciolo, dalla buccia opaca e ruvida al tatto. Un'arancia trattata ha la buccia lucida e liscia".

Ercole per portare a termine l'undicesima fatica, si è fatto aiutare da Atlante, sostituendosi a lui per sorreggere il cielo. Così Atlante, senza tale peso, ha potuto prendere i "pomi d'oro". Non dovendo noi sorregere il cielo, è buona idea rivalutare un frutto che gli antichi hanno equiparato al metallo più prezioso. Arancia, un vero frutto d'oro.