Arenili: libere il 50% delle spiagge nei comuni del Lazio
Roma – Approvata oggi in consiglio regionale la nuova legge che regolamenta gli arenili del Lazio. “E’ una riforma storica attesa da moltissimi anni”, dichiara Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. “Soprattutto per la parte che riguarda la classificazione delle diverse tipologie di utilizzo del demanio marittimo e la ripartizione delle spiagge libere (o libere con servizi) per le quali prima non esisteva una equa distribuzione sul litorale e che invece oggi viene regolamentata nella misura di almeno il 50% dell’arenile per ogni Comune. Punto fondamentale della riforma, l’obbligo della trasparenza che prima non era assolutamente prevista e che invece oggi obbliga i comuni a pubblicare le informazioni sulle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative”, spiega il governatore. “Altrettanto importante, poi, aver introdotto una norma, prima inesistente, che regolamenta la destagionalizzazione delle attività degli stabilimenti e che tende a incentivare un utilizzo del demanio marittimo per tutto l’anno e non solo nel periodo estivo. La legge prevede poi, tempi certi e perentori per l’adeguamento del Regolamento regionale del 2009 sull’uso delle aree demaniali marittime per finalità ricreative e per l’approvazione del Piano Regionale di Utilizzazione degli Arenili, uno strumento fondamentale che era atteso da 22 anni e che permetterà per la prima volta nel Lazio una pianificazione unitaria dell’utilizzo delle spiagge. I Comuni dovranno infine adottare, o adeguare al Piano regionale, i loro Pua. Voglio ringraziare il Consiglio Regionale per il lavoro svolto e per l’approvazione di un’altra importante riforma che porta il Lazio all’avanguardia delle Regioni italiane”, conclude il presidente Zingaretti.
"Questa legge regionale è estremamente positiva - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e va nella direzione più giusta, consentendo a tutti un utilizzo della spiaggia democratico e consapevole. Un risultato per il quale vanno fatto i complimenti alla giunta ed al consiglio regionale che decreta un nuovo ordine al quale d'ora in poi tutti si dovranno adeguare, ora va attuata la normativa e va monitorata la giusta attuazione anche attraverso una rete di controlli sui 360 Km di litorale laziale. Non va però abbassata la guardia sulle spiagge, controllando e facendo in modo che anche tutte quelle concesse siano accessibili anche al fine della balneazione come prevede la legge nazionale". Gli attivisti del cigno verde ricordano infatti che è stata la legge finanziaria del 2006, art. 1, c.251 ad indicare che: "È fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione". Spetta alla Regioni e ai Comuni la garanzia ed il rispetto di questo indirizzo nei piani regionali e nelle deleghe ai Comuni.
“Oggi si sono aperte le porte al futuro turistico della costa del Lazio, afferma Fabrizio Fumagalli, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari del Lazio aderente a Confcommercio, ci auguriamo che da fanalino di coda del turismo balneare italiano, (circa il 2% contro l'8% della vicina Toscana), sapremo rimontare questi ritardi, ma oggi esprimiamo la nostra grande soddisfazione per una norma che attendevamo da 20 anni e che ci ha visti partecipi grazie ad un costante e corretto confronto con l'Assessore Guido Fabiani e i suoi uffici”. Confidiamo che in tempi brevi verrà approvato il nuovo regolamento per i Concessionari demaniali marittimi, previsto dalla legge sul turismo appena modificata, e il Piano di Utilizzazione dell'Arenile della Regione Lazio. I Comuni hanno oggi grandi responsabilità, ci auguriamo che sappiano rapidamente adeguare i loro PUA comunali, salvaguardando e valorizzando le spiagge libere, evitando il proliferare di tanti nuovi chioschetti.
Il Demanio dello Stato deve essere salvaguardato anche dal malaffare, rammentiamo che, ad Ostia, è sulle spiagge libere che si è insediata la malavita. Ricordando che lo strumento approvato non ha valore urbanistico, ci auguriamo che rapidamente si definisca il Piano Regionale della Costa. “Abbiamo apprezzato con soddisfazione l'atteggiamento responsabile e costruttivo di tutte le forze politiche della Regione Lazio - conclude Fumagalli - che hanno guardato agli interessi dei cittadini e delle imprese”.
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