La donna, che era stata denunciata per decine di furti messi a segno tra Roma e Milano, è stata ‘beccata’ a casa insieme ai sette figli minorenni dagli agenti del X Distretto Lido di Roma: deve scontare 11 anni, un mese e 20 giorni. Arrestato anche un ivoriano 37enne per spaccio di stupefacenti

Ostia – Arrestata a Ostia la ‘Gazza ladra’: incinta dell’ottavo figlio era ricercata in tutta Italia per decine di furti messi a segno tra Roma e Milano. La donna, 36 anni, è stata ‘beccata’ dagli agenti del X Distretto Lido di Roma nella sua abitazione: deve scontare 11 anni, un mese e 20 giorni di carcere

Si è così conclusa con l’arresto la lunga carriera criminale della 36enne, soprannominata la ‘Gazza ladra’, per la sua straordinaria abilità nell’infilare le mani nelle tasche e nelle borse di ignare vittime per sfilare portafogli, telefoni e denaro, nonché per la sua capacità di intrufolarsi nelle case altrui per rubare.

Nel 2006, a soli 19 anni, il suo primo incontro con la giustizia. Da lì in avanti, era stato un crescendo: la donna, che aveva evidentemente affinato le sue ‘abilità’ criminali, era stata denunciata ripetutamente per decine di furti.

Dalla Stazione Centrale di Milano a piazza Venezia, a Roma, dal Vaticano alla Madonnina del Duomo per anni era infatti stata considerata la responsabile di decine di furti di borse, portafogli, profumi e cosmetici e di tutto quello che poteva attirare la sua attenzione. Come una gazza, per l’appunto, si appropriava e poi spariva.

Per questa ladra seriale le porte del carcere sembravano non dovessero aprirsi mai anche se nel frattempo la giustizia, inesorabilmente, faceva il suo corso.

E’ così che ieri, martedì 21 novembre, è stata rintracciata a Ostia dagli agenti del X Distretto Lido di Roma: deve scontare 11 anni, un mese e 20 giorni.

I poliziotti l’hanno trovata in casa con i suoi sette figli, tutti minorenni: per lei, di nuovo incinta, stavolta si sono spalancate le porte del carcere.


Nel corso delle attività c’è anche da segnalare l’arresto di un trafficante di droga. Si tratta di un 37enne della Costa d’Avorio che, condotto presso gli uffici del Commissariato di via Genoese Zerbi, quando il terminalista ha controllato il suo nominativo alla Banca Dati gli ‘allert’ hanno cominciato a suonare: quell’innocente immigrato dallo sguardo smarrito era in realtà un trafficante di droga sfuggito a una retata e ricercato per spaccio. Così il giovane ivoriano, dopo  essere entrato al X Distretto Lido ne è uscito ammanettato diretto a Rebibbia.