Non è bastato un passaporto guatemalteco, perfettamente contraffatto, ad evitare le manette a Eastman Echeverri Jaime Alejandro, cittadino venezuelano di 35 anni, trafficante di cocaina, sfuggito alla cattura, nel 2005, nel corso di una importante operazione antidroga. I Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno individuato l’uomo al suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino e lo hanno seguito fino ad una casa sul litorale.

Qui il blitz dei militari che al momento della cattura si sono resi conto che l’uomo accusava dolori gastrici. Da un esame radiografico è risultato che aveva ingerito oltre 50 ovuli, contenenti circa un chilo di cocaina. Il ricercato era stato denunciato dagli stessi Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia nel 2005, insieme ad altri 65 trafficanti di droga che si erano resi responsabili di un imponente traffico tra l’America Latina e l’Europa. All’alba del 5 novembre 2005, purtroppo, riuscì a sfuggire al blitz antidroga degli stessi Carabinieri di Ostia che, al termine di una maxi indagine denominata 'Crossing', durata 2 anni, coordinata dalla direzione Distrettuale Antimafia, aveva consentito di smantellare un traffico di cocaina purissima da Colombia, Costa Rica e Venezuela.

Con oltre 50 chili di cocaina sequestrati, 66 persone arrestate tra Roma, Milano, Napoli, Firenze e Livorno, centinaia di migliaia di euro recuperati. Estman Echeverri continuava ad esercitare, indisturbato, la sua attività di “corriere della droga” grazie ad una nuova identità che si era procurato con documenti falsi guatemaltechi. Anche se sotto falso nome, non è però passata inosservata la sua stazza: 200 kg di peso. I militari così lo hanno individuato, al termine di complesse attività di ricerca, sul litorale di Ostia, quando era da poco sbarcato a Fiumicino, proveniente dal sud America e con oltre 50 ovuli, contenenti circa un chilo di cocaina.