Ed ecco che dopo 20 anni arriva la carta d’identità elettronica. Dopo due decenni di discussioni, ipotesi e pianificazioni, ora sembra definitivamente prendere il via e a darne l’annuncio proprio il Ministero dell’Interno, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del 23.12.2015 in Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2015 n. 30.
La CIE (Carte d’Identità Elettronica) avrà non solo i normali dati a cui siamo abituati, come nome, cognome, foto, altezza e altro, ma anche le impronte digitali e la possibilità di inserire il consenso per la donazione degli organi. Insomma in toto adeguata all’era dell’esigenza del collezionare dati del cittadino. Ha inoltre in sé un microprocessore per la raccolta dei dati e la protezione degli stessi.
La promessa del Ministero è che la CIE sarà rilasciata entro sei giorni dalla richiesta, la quale potrà essere fatta dai cittadini maggiorenni rivolgendosi all’ufficio anagrafe del proprio comune di residenza, muniti come d’uso di fototessera, che verrà digitalizzata e inserita nel documento. Per i minorenni, la richiesta dovrà essere presentata dai genitori. I residenti all’estero potranno presentare la domanda invece al consolato.
Da qui verrà chiesto il consenso alla donazione degli organi dai dipendenti dell’anagrafe, che comunque rimane una scelta revocabile. Inoltre l’inserimento delle impronte digitali e, in casi particolari, la firma autografata e l’autorizzazione o meno all’espatrio.
Presentata la domanda di rilascio della CIE, il Comune deve prima effettuare una verifica circa l’identità del richiedente ed eventuali motivi ostativi al rilascio del documento. Quindi rilascerà all’interessato una ricevuta di deposito di richiesta, ove è riportato il numero identificativo della pratica. In tale ricevuta sarà altresì indicata la prima parte dei codici pin/puk associati alla CIE.
Per ora la richiesta della CIE è a scelta del cittadino, che potrà richiederla anche sul portale Cieonline. Il costo, per i primi tempi, si aggira sui 15-20 euro, ma potrebbe abbassarsi col tempo.
Tags: litorale-romano