Arriva nelle edicole di Roma e in molte librerie, il primo libro della collana periodica, “Roma racconta…”, pubblicata dalla Edizioni Coralli di Giorgio Coralli. Il primo volume “ Ostia antica, quando le pietre parlano: racconto di vita quotidiana e di misteri”, di Salvatore Spoto e Liliana Barbagallo, è un tuffo nel passato, carico di meraviglie e di sorprese, che porta alla scoperta di una società antica con grandi aspetti di modernità. Le pagine sono un ritorno al passato dove, nel porto di Ostia, tra la folla cosmopolita di mercati, è possibile ripercorre la giornata dei militi del corpo dei vigiles, tra il rischio dei continui incendi ma anche tra i piaceri delle tabernae. Il lettore viene accompagnato nei luoghi di misteriosi riti femminili, nelle lavanderie e nel grande “Piazzale delle Corporazioni”, dove le rappresentanze commerciali, che qui avevano sede, hanno rappresentato le radici del moderno marketing. La penna di Salvatore Spoto, noto scrittore, autore, tra l’altro, di libri di grande successo, come “Roma esoterica”(Newton & Compton),è accompagnata dalle immagini di Liliana Barbagallo, che, fotoreporter attenta e creativa, ha saputo ricreare il fascino di un’atmosfera perduta, scopre il problema delle “manoleste” negli Horrea, i grandi magazzini del passato. Gli autori hanno ricostruito, attraverso la normativa del diritto romano (Spoto è uno specialista della materia), la nascita della “pizza”. Pare sia stato un decreto imperiale del 1° secolo che vietava agli osti di servire carne, a costringerli a sostituire la carne con la farina che giungeva ad Ostia, importata dalla Sicilia. Il nome originario era offula. L’ammaliante ritorno al passato, proposto dal libro, accompagna poi nelle terme, strutture pubbliche, e nei balnea, impianti privati, vere e proprie beauty farm per mercanti danarosi e matrone eleganti e raffinate. E poi, c’era anche un albergo che fungeva anche luogo di conviviali per le ricche corporazioni cittadine. Le curiosità storiche, molte inedite, sono tante. Così il libro racconta che a Ostia Antica sorsero le prime “villette a schiera” per mercanti che non volevano abitare nelle affollate insulae, alte fino a quattro piani, ma non potevano permettersi la domus, lussuose ville in stile pompeiano, presenti anche ad Ostia. E poi i luoghi del mistero di cui Ostia è ricchissima: i riti di sangue nel Campo della Magna Mater, le misteriose grotte per il culto del dio iraniano Mitra e la prima Sinagoga d’Europa.