ARRIVA LA FAMILY CARD, L'INIZIATIVA PRESENTATA AL CENTRO ANZIANI DI DRAGONCELLO
Family card, gruppi di acquisto collettivi e progetto terza età attiva. Sono stati i temi al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina nei locali del centro anziani di Dragoncello e che ha visto dialogare insieme professionisti, rappresentanti di centri anziani e comitati di quartiere del XIII municipio, e istituzioni. Promosso da Alessandro Paltoni, presidente della commissione decentramento e consigliere del XIII municipio, il tavolo di lavoro ha visto l’impegno dell’assessore provinciale ai servizi sociali Cecchini, della psicologa Anna Merolle e dell’avvocato penalista Domenico Stamato. “Abbiamo pensato di proporre qualcosa di concreto – spiega Alessandro Paltoni – in un momento difficile, in cui la crisi economica colpisce tutti, ma ancora più fortemente chi non ha una possibilità di reddito attiva, avere delle opportunità come queste, e mi riferisco alla family card e ai gruppi collettivi di acquisto, è sicuramente d’aiuto. Fatti concreti poi ritengo debbano essere proposti anche per contrastare lo scollamento delle generazioni, dobbiamo aiutare le nuove generazioni a riscoprire quel concetto di famiglia ormai scomparso, che vede come punto di riferimento l’esperienza degli anziani”.
La family card è una tessera gratuita emessa dalla provincia di Roma, che offre sconti e agevolazioni alle famiglie, applicate direttamente dalle aziende e dai singoli esercenti commerciali che aderiscono all’iniziativa. Tra i destinatari anche le persone ultra 65enni con reddito annuo fino a 15mila euro. Il progetto, ideato per aiutare le famiglie penalizzate dalla crisi e dal caro vita e in collaborazione con le principali associazioni di categoria, prevede una serie di sconti su prodotti commerciali, alimentari e non, servizi e intrattenimento. Per richiederla è necessario presentare un apposito modulo che si può scaricare dal sito della Provincia di Roma www.provincia.roma.it/familycard. “Si tratta - ha annunciato Cecchini – di una tessera gratuita che offre un piccolo ma concreto aiuto. Come altrettanto concreto è l’accordo che abbiamo preso con il Centro Agroalimentare di Guidonia per dare, già dalla fine del prossimo mese di marzo, l’avvio sperimentale ai Gruppi di Acquisto Collettivi”. In pratica, grazie a questo accordo, ogni centro anziani potrà diventare un gruppo di acquisto collettivo che potrà comperare i prodotti alimentari direttamente dai produttori e quindi con dei costi notevolmente ridotti. “Per ora – ha spiegato meglio l’assessore provinciale – abbiamo previsto un paniere di 24 prodotti che potranno essere ordinati settimanalmente e consegnati nelle quantità richieste direttamente al centro anziani che ne ha fatto richiesta, ma poi, una volta partita la sperimentazione, amplieremo l’offerta”.
In tutto, nella provincia di Roma, ci sono 383 centri anziani che riuniscono insieme gruppi che vanno dai 20 agli oltre 2.400 iscritti del più grande centro che si trova a Monterotondo. “E’ arrivato il momento – ha dichiarato ancora Alessandro Paltoni – che la politica smetta di veder questi luoghi come bacino elettorale e li consideri, invece, come fonte di reciprocità. Per questo abbiamo pensato di proporre il progetto terza età attiva che, coinvolgendo quella che è stata definita “la pantera grigia”, ossia i nostri anziani, aiuti le nuove generazioni a ritrovare dei saldi punti di riferimento”. Il progetto in linee generali si prefigge di creare un ponte generazionale tra bambini e anziani. “Si tratta – ha spiegato Anna Merolle, psicologa – di trovare nuove strategie e orientamenti per la salute della mente, del corpo e del cuore di queste persone che a tutti gli effetti vivono quella che ormai si definisce una terza età attiva. I bambini hanno bisogno, nel corso della loro crescita, di creare un legame con un filone di appartenenza e gli anziani possono essere i veicoli che danno ai più piccoli questa appartenenza. L’idea è quella di coinvolgere le scuole elementari, dove i più piccoli, aiutati dalle maestre, dopo aver ascoltato dagli anziani i loro racconti di vita, dopo aver fatto tutte le loro domande, supportati dagli insegnanti disegneranno questa loro esperienza. Tutti disegni saranno raccolti in una mostra che rappresenterà il ponte di collegamento tra le generazioni”.