Olanda - La signora Katinka Simonse, di Amsterdam, si definisce un’artista, la materia che plasma e che da origine alle sue creazioni sono i corpi esanimi degli animali.
Nel suo studio ci sono “creazioni d’arte” che vedono animali di piccolo taglio incastrati nei taglierini, criceti chiusi in sfere di cristallo, lumache dipinte a mano e perfettamente numerate in modo progressivo.

Secondo la legge vigente nel suo Paese ciò non costituisce reato e Katinka si difende dalle critiche che le piovono da ogni parte del mondo affermando che la società umana “sfrutta” gli animali, lei invece li fa diventare “arte”, continua a farli vivere oltre la  naturale vita biologica!

Cosa sia arte e cosa non lo sia è difficile da definire, ma usare i corpi degli animali morti per produrre opere così macabre può apparire aberrante. Provate ad immaginare una borsetta fatta con un gatto, oppure una cagnolino che viene tramutato in giocattolo.

Le norme olandesi non prevedono alcun tipo di sanzione, la definizione di arte è un concetto che fluttua e che cambia nel corso del tempo, ma questa frontiera è – forse – troppo avanzata per i nostri tempi e soprattutto suscita nella stragrande maggioranza delle persone un senso di ripugnanza e di nausea verso questa (nuova) forma di arte.