Roma – Un piano di investimenti da 54,5 milioni di euro (4,5 da spendere subito e 50 milioni attraverso i fondi Ue) per l’ampliamento e il potenziamento della rete degli asili nido pubblici e convenzionati, che porterà alla creazione immediata, nel 2015, di 650 nuovi posti tramite un bando rivolto ai Comuni e di quasi 10mila entro il 2020, grazie all’impiego dei Fondi Ue. E’ l’intervento più importante inserito nel ‘Pacchetto famiglia’, presentato la settimana scorsa in Regione dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale alle politiche sociali, Rita Visini. Grazie a questi investimenti, è stato spiegato, “la percentuale dei posti nido, rispetto al numero dei bambini da 3 mesi a 3 anni residenti nella Regione, passerà dal 17,8% del 2013 al 24,7%”. Un’attenzione particolare sarà destinata anche all’ammodernamento dei nidi comunali già in funzione.


“Si tratta di un grande investimento sugli asili nido, che va a sostegno non solo delle famiglie ma anche dell’occupazione femminile – ha commentato Visini – Oggi è tristissimo sentir dire che non si possono fare figli perché non c’è la possibilità economica. I nidi sono una grande opportunità, e per questo abbiamo impiegato non solo fondi regionali, ma anche gran parte della programmazione europea, 50 milioni di euro”. Il piano di investimenti prevede nel dettaglio: 1 milione per lo start up dei nuovi nidi comunali, grazie al quale verranno aperti oltre 650 nuovi posti per i bambini di tutto il Lazio, finanziando l’avviamento di asili nido pubblici appena inaugurati o prossimi all’apertura; 1 milione a bando per progetti di welfare aziendale: a 10 anni dall’ultima sperimentazione fatta dalla Regione, il bando si rivolgerà alle aziende per l’avvio di nidi aziendali e di servizi di conciliazione lavoro-famiglia, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa. Verrà dato un incentivo alle forme di rete (nidi interaziendali) e sarà previsto l’obbligo di messa a disposizione dei Comuni di una percentuale minima di posti in regime di convenzione per ampliare anche l’offerta pubblica. Il bando finanzierà 10 progetti da 100mila euro, destinati all’abbattimento delle rette e dei costi di avviamento (gli investimenti restano in carico all’azienda); 2,5 milioni per i progetti di miglioria dei nidi comunali esistenti: un bando rivolto ai Comuni assegnerà 30mila euro a oltre 80 progetti per l’acquisto di attrezzature per i bambini, l’ammodernamento degli spazi gioco, le ristrutturazioni per la tenuta termica e il risparmio energetico, il potenziamento dell’offerta formativa (per esempio con la didattica sportiva e musicale) e la formazione degli educatori. Infine, 50 milioni di risorse Ue saranno impiegate entro il 2020 per l’ampliamento e la riqualificazione dell’offerta di servizi per l’infanzia in tutta la regione e, in particolare, nelle zone attualmente meno coperte dalla rete. L’obiettivo, è stato spiegato, “è quello di aumentare l’offerta di 9.543 unità: verranno creati 5.600 nuovi posti in nido (pubblici, privati convenzionati, aziendali),1.500 posti in servizi innovativi ed integrativi (come i nidi familiari), mentre 2.443 arriveranno indirettamente tramite l’emersione di servizi oggi non contemplati dalla normativa”. L’intervento si strutturerà in più forme: da un lato attraverso il finanziamento per la realizzazione e l’avvio di nuovi asili comunali e l’aumento dei posti in quelli già funzionanti, dall’altro attraverso la stipula di nuove convenzioni con nidi privati e l’ampliamento di quelle esistenti. Infine, in attesa di raggiungere in pieno gli obiettivi di ampliamento dei posti, il piano regionale sosterrà anche le famiglie che finiscono in lista d’attesa nelle graduatorie comunali: verrà loro riconosciuto un voucher di importo medio di 250 euro al mese a bambino, spendibile nei nidi privati accreditati dai Comuni.