Autismo, a scuola di social, Storia di Davide: "Così ho vinto l'isolamento da Covid"
“I social sono ormai parte della vita di ogni ragazzo - spiega il Direttore Sanitario della Fondazione ISC Roma Litorale Francesco Cesarino, che segue Davide da quando è piccolissimo -. Soprattutto durante i mesi difficili della pandemia i social network sono stati fondamentali per rimanere in contatto con gli amici e superare un isolamento che poteva essere devastante azzerando i risultati terapeutici e clinici faticosamente raggiunti. Ma come tutti, anche gli adolescenti con una disabilità intellettiva e del neurosviluppo, hanno bisogno di approcciarsi in modo consapevole a questi strumenti per evitare trappole e situazioni spiacevoli che sono purtroppo sempre dietro l’angolo”
“Progetto Ribelle - sottolinea Stefano Galloni direttore generale della Fondazione e Vicepresidente nazionale di Confassociazioni per il Terzo Settore - nasce nel 2015 per accompagnare i ragazzi con disabilità intellettiva e del neurosviluppo nel periodo dell’adolescenza, affrontando le problematiche più comuni e quelle maggiormente sentite dai ragazzi. I social sono una di queste. Oggi è un punto fermo del nostro percorso clinico, grazie alla collaborazione con la Fondazione Unicredit che lo ha co-finanziato. Nel corso degli anni abbiamo aggiornato il progetto, ampliandolo a un numero sempre maggiori di ragazzi. Un’opportunità che rompe gli schemi e si affianca ai percorsi terapeutici tradizionali, grazie ad una rete istituzionale sempre più forte e che si inserisce nel solco della riforma del Terzo Settore”
“Davide - afferma il dottor Francesco Anfuso, psicologo e referente di Progetto Ribelle - oggi è uno dei ragazzi più attivi ed è lui ormai a insegnare agli altri il mondo dei social. Ha fatto passi da gigante sotto tutti i punti di vista grazie anche all’aiuto di una splendida famiglia che lo supporta costantemente. Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti. È lui a inviarmi messaggi vocali per concordare giorni e orari delle terapie”.
“Mio figlio - spiega mamma Laura - usa social e smartphone con la scioltezza di un adolescente. C’è sempre molta preoccupazione ma cerchiamo di non farle prendere il sopravvento. Per lui sono stati strumenti vitali in questo periodo. Per i ragazzi con sindrome dello spettro autistico c’è sempre il rischio dell’isolamento e dello scollamento dalla quotidianità. Davide è molto migliorato in questo senso. Ci ha insegnato a prendere il bello da qualsiasi cosa”.
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