Axa: ‘Fascette di plastica. E il depuratore va in tilt’
Axa – “Avete presente quelle fascette di plastica generalmente bianche che oggi si usano per tutti gli imballaggi? Sono sottili, leggerissime e indistruttibili, caratteristiche ottime per lo scopo a cui sono destinate, ma che se finiscono nelle fognature, come spesso accade, si rivelano dannatamente letali per qualsiasi impianto di depurazione”, afferma Maurizio Giandinoto, consigliere del Consorzio Axa. “Neppure i complessi macchinari “tritatutto” di cui sono equipaggiati i depuratori, infatti, riescono a sbriciolare quelle fascette, che anzi, sfuggendo alla “grigliatura” (la rimozione del materiale grossolano, come pezzi di plastica, legno, sassi, carta, ecc.), finiscono per aggrovigliarsi inestricabilmente agli ingranaggi del sollevatore e delle pompe, destinati proprio all’eliminazione dei corpi estranei, bloccando di fatto i depuratori. E poi, per rimetterli in moto, sono necessari costosi interventi straordinari. La conclusione è che, i commercianti innanzi tutto, che hanno a che fare quotidianamente con gli imballaggi, ma anche i semplici cittadini, devono fare molta attenzione quando si liberano di quelle fascette, accertandosi che vengano smaltite nei bidoni della plastica o quanto meno che non finiscano mai in terra. Pena il blocco dei depuratori, con tutte le conseguenze che ne derivano”, conclude.
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