Axa – L’associazione Axa-Malafede-VillaFralana, apprendendo della prossima ristrutturazione dell’ex asilo di viale Vega, per il quale è stato trovato il finanziamento attraverso fondi recuperati dal progetto definanziato per i lavori relativi alla modifica dell’area dell’Ara Pacis, si rivolge al sindaco, inviandogli una lettera aperta.


Nella lettera l’associazione, dichiarandosi “felice per quelle famiglie che potranno riavere, speriamo a breve, questo importante servizio”, confermerebbe tuttavia, “se mai ne avessimo avuto bisogno, di come chi nel municipio, essendo il titolare dell’assessorato alla scuola, dovrebbe farsi carico conoscendoli (?) della situazione e degli impegni presi, per gestire al meglio questi interventi”.


“Ricordiamo, ancora una volta, che le priorità dovrebbero essere cadenzate secondo una precisa analisi fatta sul bacino di utenza, domanda/offerta di posti e la situazione fisica dei diversi plessi (cantierizzati, contierizzabili, necessità di interventi straordinari, ecc.), cosa che doveva essere fatta già cinque anni fa al momento dell’insediamento di questa giunta e che oggi avrebbe consentito una più logica gestione degli interventi, anche straordinari, che dovrebbero seguire logiche di opportunità e non prettamente pre-elettorali”, spiega Roberto Trapani, presidente dell’associazione.


“L’assurdità di tutto questo viene amplificata quando ci viene segnalata la mancata attivazione, per i soliti motivi burocratici, di una palestra situata nel plesso di via Euripide e che i bambini aspettano da anni, completata da mesi e ancora chiusa. O forse ci si sta preparando ad una inaugurazione ad orologeria per le prossime elezioni comunali?”, domanda ancora l’esponente del direttivo.


“Di fatto, leggere dell’intervento per il nido di Ostia, ci ha dato lo spunto per scriverLe nuovamente ed esternarLe tutto il nostro disappunto, non solo per le mancate promesse relative al programma 2012-2014 (copia in allegato) che ci era stato consegnato dai suoi collaboratori ed assessori che ci leggono in copia, ma per la latitanza degli stessi alle nostre richieste di appuntamento per quello che era un già concordato incontro da tenersi ad ottobre 2012 e ai successivi solleciti fatti. Riteniamo che questo atteggiamento reiterato nel tempo e messo in atto sia da funzionari che da persone direttamente da Lei incaricate e, non ultimi, da politici eletti dai cittadini, sia deplorevole e privo di ogni giustificazione. Ancora una volta, ci si ostina a ragionare per logiche lontane dai cittadini”, conclude Roberto Trapani.