Axa – Anche in via Eschilo, come già a via Canale della Lingua, all’Infernetto, e a Ostia antica, domenica 5 gennaio un albero è crollato al suolo, finendo con lo schiantarsi su un suv, che era stato parcheggiato nei pressi. Tra le cause, le forti raffiche di vento e la pioggia insistente che due giorni fa si sono abbattuti sulla Capitale e sul litorale romano. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: danneggiata soltanto la vettura. Sul crollo del pino interviene il consorzio stradale Axa. “Nonostante i controlli cui il Consorzio sottopone tutte le alberature del quartiere per monitorarne costantemente la stabilità e lo stato di salute, eliminarne i rami secchi e ridurne la chioma per evitare che facendo vela al vento faccia crollare a terra gli esemplari più imponenti, i pini – per quanto belli - rappresentano comunque un  pericolo”, dichiara Maurizio Giandinoto, consigliere del consiglio di amministrazione del consorzio.

 

“Soprattutto il genere di pini denominati “d’aleppo”, dalle radici ancora più superficiali degli altri e i tronchi che in genere crescono obliqui e contorti. Non a caso, quello crollato in via Eschilo era proprio un pino “halepensis”, cioè d’aleppo.  A differenza dei pini del genere domestico, marittimo o silvestre, i più comuni nel nostro quartiere, il pino "d’Aleppo" non supera quasi mai l’altezza di 25 metri e il suo tronco ha una circonferenza inferiore ad un metro. Malgrado le dimensioni più contenute, però, la scarsa profondità delle radici, in caso di piogge prolungate come quelle dei giorni passati, lo espone al pericolo di cedimenti improvvisi e - quel che è peggio - difficilmente prevedibili”, spiega Giandinoto. Per questo motivo, visto il pericolo di cedimenti, il consiglio di amministrazione del consorzio si è più volte chiesto se non fosse il caso di eliminare tutti gli esemplari di pini d’Aleppo presenti nel quartiere, che non sarebbero poi tanti, scontrandosi però “contro l'infinità di permessi da richiedere per rimuovere alberi tutto sommato in buona salute e contro il muro eretto dagli ecologisti e dalla burocrazia comunale”. Il quartiere dell’Axa è sottoposto a Vincolo paesaggistico e come tale eventuali abbattimenti - anche in caso di alberature private - possono avvenire soltanto dopo aver richiesto le autorizzazioni al Dipartimento tutela ambientale e verde e l'U.O Verde pubblico e decoro urbano. E dopo scrupolosi controlli, seguiti dal pagamento di 200 euro.