Consorzio Axa: “Basta al degrado e all’abbandono degli sfalci davanti alle abitazioni”
Axa – Abolite le piazzole per la raccolta degli sfalci erbosi, dove però veniva gettato di tutto, all’Axa si è deciso di optare per il servizio porta a porta. Ma c’è chi se ne infischia di rispettare il calendario e lascia i sacchetti davanti alla porta per giorni e giorni.
Dallo scorso anno, infatti, ramaglie, fogliame e residui vegetali possono essere lasciati comodamente in un sacco davanti alla propria abitazione e gli addetti della Samedar, la società addetta alla raccolta, passano a ritirarli una volta alla settimana, nei giorni prestabiliti per ciascuna zona del quartiere.
“Però”, nota Maurizio Giandinoto, esponente del consiglio di amministrazione del consorzio Axa, “alcuni consorziati lasciano marcire in strada sacchi, sacchetti e fascine per cinque, sei giorni invece di metterli fuori la sera prima della raccolta”. La conseguenza? Mancanza di decoro nel quartiere.
“Sì, ma se il giardiniere viene da me il sabato”, è la più scontata delle giustificazioni,”, racconta Giandinoto, “e la società passa per il ritiro il giovedì successivo mica posso tenere i sacchi in giardino per cinque giorni!”.
“La risposta a questa obiezione? Semplicissima. “Non si può, si deve”, replica l’esponente del cda. “Se non altro”, aggiunge, “per rispetto degli altri consorziati più attenti e precisi. E poi, si tratta pur sempre di ramaglie, mica di olezzanti interiora di ornitorinco in putrefazione. Anche perché”, sottolinea, “se pure i consorziati che fanno come gli pare per fortuna sono pochi, il quartiere alla fine per colpa di un pugno di negligenti dà di sé un’immagine sporca e degradata”.
Cosa fare? La soluzione è semplice: verificare sul sito internet del Consorzio il calendario settimanale oppure passare nella sede e chiederne una copia. Quindi rispettare i giorni senza attribuire la colpa dell’eventuale “misfatto” ai cittadini extracomunitari che svolgono le faccende di casa. Basta dirglielo e loro faranno quanto richiesto.
Vale poi la pena ricordare che i trasgressori – tutti inequivocabilmente identificabili – sono perseguibili da parte delle autorità competenti con le sanzioni previste per “abbandono di rifiuti in luogo pubblico” a norma delle vigenti disposizioni, alquanto severe, in materia igienico-ambientale.
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