Axa, emergenza rifiuti: cittadini pronti a una class action
Axa - "Domenica 31 maggio, via Eschilo (altezza Centro Commerciale Colombo), ore 11:30. Sono trascorse appena due ore dal passaggio dell'Ama, ma i cassonetti sono già stracolmi, inzeppati fino all'inverosimile dagli abitanti dei quartieri fuori dall'Axa in cui vige il servizio 'porta-a-porta', ma che vengono a buttare qui l'immondizia non raccolta a domicilio da ben 5 giorni". A parlare è il consigliere del Consorzio Axa delegato alla comunicazione.
"In gergo tecnico, le zone in cui sopravvivono i cassonetti, come il quartiere Axa, vengono chiamate 'aree cuscinetto', che servono cioè a 'compensare' il servizio 'porta-a-porta' e che nel giro di poche ore trasformano le strade in vere e proprie discariche a cielo aperto, data l'incapacità recettiva, a fronte della quantità esuberante di immondizia non raccolta. Incapacità recettiva che, per giunta, fornisce una sorta di alibi a chi, poi, trovando i cassonetti strapieni, non si fa scrupolo a buttarla per terra. Ricordo a questo proposito che buttare l'immondizia per terra è un reato: chi viene colto in flagrante ad abbandonare in terra rifiuti ritenuti non pericolosi e non ingombranti, potrebbe beccarsi la prevista sanzione amministrativa, da 105,00 a 620,00 euro. Così, come ho già fatto diverse volte, armato di cellulare, senso del dovere, il che mi porta spesso ad essere anche insultato, mi sono fermato una ventina di minuti davanti ai cassonetti di via Senofane e a quelli di via Eschilo, al quartiere Axa, pronto a contare tutti quelli che si fermavano per scaricare qui l'immondizia, a valutarne approssimativamente la quantità ed ad 'immortalare' in fotografia chi la buttava per terra. Il risultato, come sempre, è stato sconfortante: in 20 minuti ben 43 persone (più di 2 'scaricatori' al minuto) hanno fermato l'auto davanti ai cassonetti per buttare mediamente un sacco grande di immondizia. Circa 1 mc ciascuno. Di questi 43, i primi 30/35 hanno finito di riempire i cassonetti, tutti gli altri hanno lasciato i sacchi per terra, incuranti dell'inciviltà del gesto, degli inevitabili risvolti igienici negativi, della possibilità di una multa e soprattutto fregandosene altamente di chi in quelle zone ci abita e, essendo proprietario delle strade, poi per ripulirle deve pagare due volte, una al Consorzio Axa e una all'Ama. Sembra già tanto, persino troppo, invece c'è di peggio. Quanto pesa sul valore delle case lo spettacolo indecente dell'immondizia che si accumula tutti i giorni sulle strade? Dopo aver consultato diverse agenzie immobiliari di zona, la cifra è: - 18%."
"Quanto basta per una 'class action' e richiedere i danni. Tanto più che coloro che hanno deciso l'introduzione del metodo di raccolta 'porta-a-porta' ne prevedevano in partenza il fallimento, al punto da lasciare appositamente dei 'quartieri cuscinetto' dove accumulare l'immondizia non raccolta, pur sapendo che si sarebbero trasformati in altrettante discariche. Se poi, a questa perdita di valore del -18% dovuta all'immondizia ci si aggiungono gli effetti della crisi economica, della recessione, delle tasse e di alcune scelte politiche discutibili, le nostre case complessivamente hanno perso più del 40% del loro valore" ha concluso Giandinoto.
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