Ostia – In relazione alla squallida vicenda di prostituzione minorile che vede vittime delle ragazzine della cosiddetta Roma bene, costrette a prostituirsi con  l’avallo delle madri e di adulti compiacenti, interviene il presidente di Apei, associazione educatori e pedagogisti italiani, che lancia un appello al garante nazionale dell'infanzia e adolescenza, Alessandro Prisciandario.  "Con grande preoccupazione assistiamo ad una campagna giornalistica diffamatoria contro le adolescenti italiane, messe alla gogna mediatica dal perbenismo bigotto di una certa parte di opinione pubblica che vede le ragazza italiane come "squillo" disposte a regalare sesso orale per una ricarica telefonica. È in atto una gara a chi le diffama e le sporca di più”, dichiara Alessandro Prisciandaro. “Nella generalizzazione che viene fatta, milioni di donne, che vivono la loro esistenza con dignità, vengono offese. Siamo consapevoli che esiste un fenomeno degenerativo nelle relazioni affettive. Ma chiediamoci come ci siamo arrivati e soprattutto chiediamoci di chi sia la responsabilità se non degli adulti. Di tutta quella fetta di adulti che in un modo o nell'altro coinvolge tutta la cittadinanza: i genitori, gli insegnanti, gli educatori, gli allenatori, le istituzioni... Tutti coloro che entrano in gioco nell’educazione degli adolescenti. Ebbene si educa con il linguaggio con i gesti, con l'esempio. Si educa con le immagini e con i suoni. Chi educa queste ragazze e questi ragazzi al rispetto di  sè? Dove vengono educati ai sentimenti? Nella società. Scuola e famiglia devono riprendere la loro azione educativa. Chiediamo al garante per l'infanzia un intervento immediato per porre fine a questa disastrosa e offensiva campagna televisiva, a difesa dell'immagine di una generazione di donne italiane che fatica a trovare spazio nel mondo del lavoro, che viene picchiata e violentata in famiglia e che deve sopportare il peso di un welfare inesistente! Non vogliamo censurare la stampa, ma le notizie devono essere date con professionalità e non presentate come fenomeno sociologico diffuso dal nord a sud! Le adolescenti italiane”, conclude, “vengono messe "all'indice" in una nuova caccia alle streghe! L'educazione delle nuove generazione si affronta con la pedagogia, aiutiamo i genitori, la scuola e tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo” .