Bagnoletto – Perdura la situazione di disagio a Bagnoletto dove ad ogni temporale le strade prive di raccolta delle acque pluviali si allagano. A trasformarsi in ‘piscine’ sono via Botti, via Ferrero, via Albosaggia, un tratto di via Bertoli e di via Serradifalco, via Cremosano, solo per citarne qualcuna.  “I disagi che i cittadini subiscono sono evidenti a tutti eppure non risultano interventi per scongiurare questi allagamenti”, dichiara Alessandro Ieva, presidente del  comitato di quartiere Bagnoletto. “Anche camminare per le strade o raggiungere l’auto, vista la mancanza dei marciapiedi, risulta un’impresa improponibile. Senza considerare poi eventi più gravi come l’esplosione delle fogne o i rigurgiti dei liquami nelle abitazioni”, spiega ancora l’esponente del direttivo. “La tensione tra gli abitanti è alta: le persone sono stanche e demoralizzate, si sentono abbandonate perché le istituzioni le hanno lasciate sole”. Al comitato, intanto, continuano ad arrivare segnalazioni e richieste d'informazioni sugli sviluppi della messa in sicurezza idraulica del quartiere ma, a parte sollecitare con forza l'intervento dell’amministrazione e contattare tempestivamente la protezione civile e il Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano per gestire i problemi nell’immediato,  altro non possono fare. Il 10 ottobre scorso il presidente Ieva ha richiesto la calendarizzazione della commissione lavori pubblici del X Municipio proprio per “discutere l'urgente realizzazione della condotta di raccolta delle acque pluviali dove mancante, ma ad oggi non hanno avuto riscontri”. Il 7 novembre del 2012, l’Assemblea Capitolina approvò  la proposta n. 31/2012 - dell’ordine del giorno 29038 della I commissione Bilancio di Roma Capitale - con la quale si chiedeva lo stanziamento di € 1.000.000 di euro all’interno del Bilancio di previsione 2012, presso il Dipartimento dei lavori pubblici per riprendere al più presto i lavori di sistemazione definitiva della condotta delle acque nel quartiere e limitare così i danni determinati dalle esondazioni dei canali di bonifica. “Ma anche di questo non abbiamo più avuto notizia”, affermano al comitato.