Bagnoletto, dopo l’alluvione al Canale Bagnolo stesse frane e stesso restringimento
Bagnoletto - A distanza di un mese dalla terribile alluvione del 31 gennaio scorso resta critico lo stato di un tratto del Canale Bagnolo, a Bagnoletto. Stesse frane e stesso restringimento di quel punto del fossato. “Si tratta di una gravissima inadempienza che aggrava la responsabilità del Consorzio di bonifica Tevere e agro romano per l'assoluta inefficienza nella gestione delle proprie competenze in termini di manutenzione dei canali di bonifica”, dichiara Alessandro Ieva, presidente del locale comitato di quartiere. “Rispetto a questa situazione attendiamo un intervento deciso del X Municipio e di Roma Capitale che, per la tutela della pubblica incolumità, dovrà imporre azioni di bonifica e messa in sicurezza di tutti i canali e di tutte le zone circostanti la cui incuria, impedendo il normale deflusso delle acque, provoca ulteriori danni a cose e persone. Quello che tuttavia ci stupisce di più non è l'insolenza dei dirigenti del Cbtar, che si ostinano ad attribuire alle "fogne" la colpa degli allagamenti tentando di scrollarsi ogni responsabilità, ma di quegli organi preposti alla tutela dell'ambiente che nonostante le "urla" dei cittadini per le documentate inefficienze del Consorzio, appaiono ciechi e sordi di fronte all’evidenza”, conclude il presidente Ieva.
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