Bagnoletto, ecco la cronaca della “tempesta di Halloween”
Bagnoletto – Dopo aver dovuto annullare la festa di Halloween al Parco delle Sughere, a Bagnoletto, il 31 ottobre scorso i residenti del quartiere dell’hinterland lidense hanno vissuto momenti di tensione per il timore degli ormai consueti allagamenti.
Sono state ore di ansia durante le quali gli esponenti del comitato di quartiere Bagnoletto hanno monitorato il canale Pantano e le strade limitrofe, via Albosaggia e via Ferrero, per verificare gli effetti della pioggia che dalla mattina non aveva smesso di cadere.
Verso le 18.30 via di Dragona era già invasa dall’acqua, con non poche difficoltà per il traffico locale. La condotta cioè, non riusciva a sopperire all’esigenza vista anche l’endemica ostruzione, causata dalla presenza di terra e rifiuti vari nelle caditoie preposte.
Come sempre, quindi, all’intersezione con le strade che scendono verso Bagnoletto - via Calvignano, via Bedizzole, via P.C. del Lauro e via Riserva del Pantano - a causa della forte pendenza, l’acqua si è concentrata in fiumi che hanno superato i rispettivi ponticelli sul canale Albizzati, accumulandosi sulla strade più basse del quartiere.
Anche in questa occasione, agli effetti di questa situazione si è aggiunta la difficoltà della condotta delle acque nere che - sovraccaricata dalle acque della condotta di Dragona (che percorre Bedizzole-Bertoli-Cremosano) e/o dalle acque pluviali che i cittadini convogliano in quelle nere - ha provocato problemi con i tombini spinti verso l’alto. La conseguenza? Fuoriuscita dei liquami nelle strade e rigurgiti della fogna nelle abitazioni.
La maggiore criticità è localizzabile nella condotta delle acque pluviali di via Bertoli. Infatti da via Albosaggia e via Bertoli, le acque pluviali non riescono a riversarsi nel Pantano perché il livello del canale risulta superiore a dette vie e alla stessa condotta di scarico.
Il comitato è così rimasto in contatto con l’ingenger Riccardi coadiuvando una sorta di “taratura” delle pompe del centro di sollevamento e fornendo dati sul livello del canale Pantano per consentire di avere una cognizione, la più precisa possibile, sugli effetti determinati prima, durante e dopo l’attivazione delle idrovore.
Durante i diversi sopralluoghi sono stati forniti elementi e parametri (scorrimento dell’acqua, livello della stessa, facendo riferimento alla distanza dal pelo d’acqua, dei tubi della condotta delle acque pluviali che scaricano a canale) utili all’ingegnere per avere in tempo reale cognizione degli effetti delle pompe in funzione e dei tempi necessari per ottimizzare l’abbassamento del livello del canale.
Il comitato ringrazia i tecnici del Cbtar per la disponibilità dimostrata in quanto, nonostante la vasta area di competenze da tenere sotto controllo, si sono rivelati sensibili alle criticità di Bagnoletto consentendo la collaborazione al monitoraggio degli effetti prodotti dal nuovo impianto di sollevamento.
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