Balneari, Radicali: “Corte giustizia europea mette fine al gioco delle tre carte del nostro stato”
«Dopo un gioco delle tre carte che dura almeno dal 2009 e con cui il nostro Paese ha illegittimamente protetto gli interessi corporativistici dei concessionari balneari - proseguono - la sentenza di oggi conferma quanto pochi di noi stanno chiedendo, inascoltati, da anni: le concessioni balneari dovranno essere assegnate dopo aver svolto una gara di pubblica evidenza che garantirà servizi migliori agli utenti a prezzi più bassi». «Il criterio che la PA deve seguire - concludono - per l'assegnazione della gara è infatti quello del miglior soddisfacimento dell'interesse pubblico. Senza dire nulla circa i canoni ridicoli che i concessionari pagano per lo sfruttamento del bene pubblico: circa 1 €/mq all'anno e una tariffa di poco superiore se l'area è coperta con strutture di difficile rimozione, tipo ristoranti e negozi».
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