Quella contro i cambiamenti climatici è una lotta a cui dobbiamo partecipare tutti, nessuno escluso; evitare gli sprechi di energia in casa, significa iniziare a fare qualcosa di concreto nel quotidiano per affrontare questa battaglia. Oggi approfondiremo quindi alcune linee guida per educare i bambini al risparmio energetico tra le mura domestiche, in modo da far abituare anche le giovani generazioni a ragionare in ottica sostenibile.
I comportamenti da evitare per ridurre gli sprechi
Sono molti i modi in cui si finisce per sprecare energia dentro la propria abitazione, spesso anche senza volerlo o senza accorgersene. La luce lasciata accesa a lungo in stanze che non si stanno utilizzando, gli apparecchi elettronici che rimangono in modalità stand-by senza che vengano scollegati dalla presa di corrente, o ancora l’acqua fatta scorrere più a lungo del dovuto mentre si lavano i denti o ci si rade la barba.
Queste sono solo alcune delle condotte che portano a sprechi di energia e, di conseguenza, a consumi più alti e bollette più care.
Ecco, quindi, che diventa fondamentale cercare di evitare o almeno correggere questi comportamenti dentro casa; piccole azioni che se unite alla scelta di alcuni piani tariffari vantaggiosi, come le tariffe per l’energia elettrica
messe a disposizione da Acea ad esempio, consentono di ottenere un duplice obiettivo: un minor impatto sull’ambiente e un risparmio evidente alla fine del mese. Rimanendo in tema ambiente, è bene dire che sarebbe ottimale coinvolgere anche i più piccoli, insegnando loro i comportamenti più giusti da assumere per favorire la sostenibilità. Per istruirli al meglio, i genitori possono mostrare ai loro figli quali sono le abitudini più consone, anche sotto forma di gioco: paradossalmente, così facendo, anche effettuare
la raccolta differenziata potrebbe diventare divertente.
L’energia elettrica spiegata ai bambini
I più piccoli devono quindi essere parte integrante di questo processo volto a una maggiore sostenibilità ambientale della propria casa, per trasformarla da
regno degli sprechi a risorsa a basso impatto ambientale, ma per farlo devono anche comprendere di cosa si sta parlando e di perché certi comportamenti siano necessari e altri invece siano da evitare. Per sensibilizzare i bambini alla riduzione degli sprechi energetici, si può cercare di spiegare loro il funzionamento dell’elettricità, chiarendo di cosa si tratta e perché è importante che non venga utilizzata invano. Si può cominciare, magari, paragonando il flusso della corrente elettrica a quello dell’acqua, specificando che è proprio questo flusso di elettroni (magari da chiamare particelle o palline) che alimenta e quindi fa funzionare alcuni oggetti.
Senza poi addentrarsi troppo nei dettagli del funzionamento di un circuito elettrico, è importante insegnare ai bambini che l’energia ha un costo che dipende da quanto e da come vengono utilizzati i dispositivi alimentati a corrente, e che quel costo viene sostenuto sia dai genitori che dall’ambiente. Anche qui il paragone con l’acqua torna utile: lasciare una luce accesa senza motivo è come lasciare aperto il rubinetto del bagno senza ragione, con una fonte preziosa che scorre via senza che nessuno la utilizzi.