Ostia antica, l’appello delle mamme: “Vogliamo una scuola materna per i nostri bambini!”
“Essere ritenuti fuori dai bacini d’utenza nelle scuole limitrofe non è certamente dipeso da noi ma dalla negligenza da parte delle istituzioni che ancora oggi si dicono ignare, o fingono di esserlo stato, all’oscuro di questa situazione, quasi ad esprimere, per l’ennesima volta, l’’invisibilità’ dei nostri figli che, invece, ci sono. Esistono. E sono tanti! E’ una storia, ormai, che si trascina da troppi anni! E’ necessario che si affronti immediatamente la questione della materna di via Orioli, adesso ‘cantiere fantasma’: devono dirci quando riprenderanno i lavori in modo che per il prossimo anno, il 2014/2015, sia frequentabile dai nostri figli”, dichiara a Ostiatv Simonetta Luci, la mamma che ha ‘guidato’ la protesta delle famiglie e che adesso si rivolge alla nostra testata per “chiedere aiuto”.
“Trovo che l’autonomia scolastica non avrebbe dovuto riguardarci: non abbiamo strutture ricettive per i nostri piccoli e non sappiamo a chi rivolgerci”, spiega la signora Luci. “Sarà dura per le famiglie e anche per me affrontare il nuovo anno scolastico col dubbio di non riuscire a farcela. Conosco mamme che hanno lasciato il lavoro e bambini che non andranno a scuola quest’anno. Conosco mamme che stanno facendo il lavaggio del cervello ai propri figli che hanno già frequentato l’asilo nido e che quest’anno, non potendo pagare una retta di almeno 4.000 euro l’anno in una struttura privata, si trovano costrette a negare loro il diritto di andare a scuola per imparare e per giocare con gli altri bambini. E così queste mamme devono inventare scuse a non finire! Sappiamo perfettamente che non è un ‘problemino’ di semplice soluzione ma non possiamo pagare sempre noi. Vogliamo una scuola nostra. Non vogliamo mai più vederci chiudere le porte in faccia. Vogliamo veder realizzato il diritto dei bambini!”, conclude accorata.
“Siamo arrivati al 26 agosto ma purtroppo i nostri figli, solo perché cittadini di Ostia antica, non risultano avere il diritto ad andare alla materna perché alla statale non hanno accettato la domanda”, interviene Monica, un’altra mamma. “Nell’altra scuola statale, anche se hanno accettato la domanda, purtroppo il metro di valutazione è stato lo stesso in quanto definito bambino ‘fuori bacino’. E pertanto siamo tra gli ultimi. Alla comunale”, prosegue la signora, “purtroppo le richieste sono molte e i posti insufficienti. Insomma, tirando le somme, i nostri figli non hanno diritto ad andare a scuola anche se ‘purtroppo’ mio figlio, come altri, essendo già secolarizzato non può stare a casa senza scuola. Vogliamo un posto alla materna perché per diritto siamo uguali agli altri! Aiutateci, grazie!”, conclude Monica.
Ecco poi la storia di Paolo e Simona Angelucci: “Siamo i genitori di un bambino di quasi quattro anni. Terminato l’asilo nido, lo scorso anno abbiamo fatto la richiesta per iscriverlo alla materna statale Marco Ulpio Traiano di Dragona. Risultò ultimo in graduatoria e fuori bacino d’utenza. Venne iscritto allora ad una materna privata non essendo stato preso neanche alla comunale, sempre a Dragona. Quest’anno abbiamo presentato invece la domanda d’iscrizione a Ostia, all’istituto statale omnicomprensivo Parini di via Isole Azzorre”, spiegano i genitori. “Ma nonostante avesse un buon punteggio in graduatoria che gli avrebbe consentito l'ammissione, anche qui il bambino non è stato accettato perché fuori bacino d'utenza. Abbiamo dunque presentato ricorso alla Parini mettendo in copia tutti gli uffici del caso. Nel ricorso lamentavamo la discriminazione effettuata nei confronti di nostro figlio, residente in una zona limitrofa ma sprovvista di scuola materna statale. Il ricorso è però stato respinto con la motivazione che per loro non c'è stata alcuna discriminazione: non possono accontentare tutti”.
“In virtù dell’autonomia delle scuole statali, queste possono applicare i criteri che ritengono opportuni, senza che alcun ufficio gerarchicamente superiore possa intervenire in caso i criteri siano discriminatori. Per la nostra famiglia, adesso, si è venuto a creare un problema economico perché quest'anno non potremo contare su due stipendi e mandare il piccolo ad una materna privata in quanto siamo in attesa di due gemelli e la mamma, sebbene assente dal lavoro per un periodo, non riuscirà a fronteggiare da sola due neonati più un bimbo di quattro anni cui viene negato il diritto fondamentale di accedere ad una scuola pubblica dove sviluppare, come tutti i bambini della sua età presenti sul territorio italiano, la propria personalità e capacità di socializzazione”, concludono il loro drammatico racconto i signori Angelucci.
“L’ultimo incontro di noi rappresentanti del gruppo ‘Zona Franca’ con i consiglieri del municipio X risale a venerdì 9 agosto, ultimo giorno di lavoro del consiglio municipale e delle commissioni consiliari prima delle ferie estive. Domani la loro attività riprenderà regolarmente mentre le scuole private presso le quali abbiamo dovuto iscrivere i nostri bambini per la nota causa dell’esclusione della zona di Ostia Antica dal bacino d’utenza delle scuole statali limitrofe apriranno il 2 settembre. I nostri amministratori hanno ancora una settimana per trovare una soluzione all’emergenza scuola. Non dovrebbe essere poi così difficile adottarne una tra le tante da noi proposte, frutto del pragmatismo con cui si porta avanti una famiglia. Ci auguriamo che lo stesso pragmatismo sia il principio ispiratore del nuovo consiglio municipale”, conclude Barbara, un’altra mamma di Ostia antica.
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